Francesco De Gregori Alice non lo sa
1973 - Ricordi
Dopo un acerbo esordio con Antonello Venditti, “Theorius Campus”, De Gregori firma il suo primo piccolo capolavoro. Non stravende, ma Francesco diventa subito l’idolo dei più giovani. Un buon segno, almeno allora.
Le canzoni si distinguono per una poetica struggente, “Alice”, “Le strade di lei”, “La casa di Hilde” e la lievissima “Suonatori di Flauto” diventeranno presto gemme immortali della canzone d’autore italiana e De Gregori il suo “principe” ideale.
Musicalmente l’album è molto articolato, in evidenza ci sono soprattutto gli archi arrangiati con profondità ad arricchire canzoni dolcissime come “I Musicanti”.
Tra i dodici pezzi di questo debutto già emerge anche il De Gregori che canta l’amore e fa innamorare con brani come “Sono Tuo” che contribuiscono ad alleggerire un’atmosfera generalmente melanconica. L’impegno di “Saigon” chiude un lavoro quasi perfetto; il Signor Bufalo Bill, primo album davvero immortale, arriverà solo tre anni più tardi.
E chissà cosa ascoltano le ragazzine oggi ... Le loro mamme chiedevano timide in radio una canzone di Finardi, canticchiavano “Irene” di De Gregori o “Wild Word” di Cat Stevens e leggevano trasognate l’Antologia di Spoon River.