Francesco De Gregori

live report

Francesco De Gregori Milano / Alcatraz

29/05/2022 di Laura Bianchi

Concerto del 29/05/2022

#Francesco De Gregori#Italiana#Canzone d`autore

A volte, vorremmo essere nella testa di Francesco De Gregori mentre compone la scaletta di un suo concerto, come quello all'Alcatraz di Milano, gremito all'inverosimile, dopo una serie sfortunata di rinvii. Riuscire a condensare, in poco meno di due ore di musica, cinquant'anni di percorso artistico e civile sembra impossibile; eppure, ogni volta che capita di ascoltare Il Principe, per brevità chiamato Artista, capiamo che il miracolo riesce, e il pubblico si perde in questo incantesimo di musica e parole.

Accompagnato dalla sua storica band, con un ritrovato, magnifico "capobanda", Guido Guglielminetti al basso, e con Paolo Giovenchi alla chitarra, Alessandro Valle alla pedal steel guitar, Carlo Gaudiello alle tastiere e Simone Talone alle percussioni (senza batteria), De Gregori, sostituito con un basco blu il panama bianco, indossati occhiali da sole, libero e rilassato, con una camiciola a tinte scure, si offre a un pubblico che definire intergenerazionale è dire poco: sulle (poche) gradinate del maxiclub milanese sono seduti i suoi coetanei, occhi lucidi, persi nei ricordi che suscitano Alice, rinverdita da un'intro solo chitarra, o una maestosa Atlantide, energizzata da uno straordinario assolo di Giovenchi, mentre in transenna ci potrebbero essere i loro nipoti, ad entusiasmarsi per una Sangue su sangue totalmente rockeggiante, o un amaro capolavoro relativamente recente, dall'incedere alla Jimi Hendrix, a sottolineare l'"adrenalina nell'aria"  Per le strade di Roma.

Tutti, però, sono unanimi nel tributare autentiche ovazioni all'atmosfera creata da Gaudiello con le sue tastiere, in un'emozionante, immortale Santa Lucia, sottolineata dal mandolino di Valle e conclusa con l'omaggio a Dalla di Com'è profondo il mare, o in una sempre attuale Il cuoco di Salò, o nell'accogliere i nuovi arrangiamenti in Titanic o in Bufalo Bill, con un originale intermezzo country. Nell'ultimo bis, comunque, sono tutti in piedi, settantenni e ventenni, a cantare l'inno Viva l'Italia, con un applauso aggiuntivo, tutto milanese, al ricordo del 12 dicembre, aggiungendo brividi a brividi.

Rinnovarsi restando fedele al proprio stile è la cifra distintiva di un Artista, che sia chiamato così per brevità o per qualità: il mini tour nei club appena conclusosi, se è presagio di un tour estivo, è un ottimo viatico per i prossimi appuntamenti con un cantautore che è un pezzo delle nostre vite.

(FOTO DI ROBERTO SASSO)


SETLIST

Viaggi e miraggi
Numeri da scaricare
Non dirle che non è così (if you see her, say hello)
La storia 
Bufalo Bill                                     
Alice                                       
Il cuoco di Salò                         
Sangue su sangue                         
Atlantide                                       
Santa Lucia                           
Generale
Sempre e per sempre
Titanic
Per le strade di Roma                             
La leva calcistica della classe '68
La donna cannone
Buonanotte fiorellino

BIS
Il vestito del violinista
Rimmel
Viva l'Italia