Yayla - Musiche ospitali<small></small>
Rock Internazionale • Songwriting

Artisti Vari Yayla - Musiche ospitali

2018 - Centro Astalli / Appaloosa Records / IRD

05/07/2018 di Laura Bianchi

#Artisti Vari#Rock Internazionale#Songwriting

Giorni difficili, per chi vuole restare umano. Giorni in cui essere solidali rischia di essere interpretato come un atteggiamento ipocrita, falso, inutile. Per non parlare di quell'aggettivo, buonista, che compare sempre più spesso come un'offesa; come se essere buoni non fosse più di moda, o meglio, come se occorresse essere buoni con una serie infinita di distinguo, di se, di ma.

Non la pensano così le persone del Centro Astalli, sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati-JRS, da oltre trent’anni impegnata in numerose attività e servizi, con l’obiettivo di accompagnare, servire e difendere i diritti di chi arriva in Italia in fuga da guerre e violenze, non di rado anche dalla tortura, e che si impegna a far conoscere all’opinione pubblica chi sono i rifugiati, la loro storia e i motivi che li hanno portati a fuggire dal loro paese.

E non la pensa così la gente di Appaloosa Records, che ha messo in campo artisti, connessioni e competenze, per costruire col Centro un progetto importante: un doppio cd, che contiene il meglio della produzione musicale e culturale sul delicato e dolente tema delle migrazioni e della fuga dalla violenza, alla ricerca di un futuro migliore.

Nasce così Yayla, un titolo significativo, che in turco vuol dire transumanza, un omaggio alla solidarietà e alla creatività che la sostiene, con ben 130 artisti coinvolti nei dischi, fra cui Edoardo Bennato che, con Jono Manson e al pakistano Sai f Samejo, ha registrato una nuova versione de L’isola che non c’è, Antonella RuggieroMichele Gazich, The Gang, Thom Chacon, Violante Placido, Neri Marcorè, Giua, Ben Glover e gli Orphan BrigadeIl CD contiene inoltre quattro brani recitati da personalità del mondo artistico italiano, come Erri De Luca, Valerio Mastandrea, Donatella Finocchiaro e Evelina Meghnagi, che danno voce ai rifugiati accolti dal Centro Astalli; il ricavato servirà proprio a finanziare progetti di scambio culturale fra scuole italiane e rifugiati, per incrementare la conoscenza reciproca e abbattere muri.

È inoltre in corso una campagna social dal titolo #failtuoaccordo, inteso come un insieme di note, ma anche come collaborazione, sintonia, alternativa a muri e barriere, frutto di patti sbagliati, che non tengono conto dei diritti e delle dignità delle persone. Al link http://www.appaloosarecords.it/appaloosa/?q=node/1157 è possibile acquistare i cd.

L'ascolto è impegnativo, sia per la varietà delle voci presenti, sia per la profondità dei testi (tutti rigorosamente tradotti in italiano, secondo l'ottima filosofia di Appaloosa, al link http://www.failtuoaccordo.it/ ), sia per la forza contenuta in alcune storie narrate; anche i rifacimenti di brani celebri, come la già citata canzone di Bennato, o Nuova terra di Ruggiero, o pezzi recenti, come Kindness di Ben Glover, acquistano particolare potenza e incisività, perché inseriti in un discorso più ampio e profondo, che fa bene all'anima, in questi giorni tormentati e convulsi.

Eppure, è un ascolto necessario, quasi imprescindibile, per lo spessore artistico dell'intera produzione, ma anche per quello culturale e umano del progetto, che abbraccia l'intero bacino del Mare Nostrum, mai come in questo periodo teatro di violenze e conflitti, eppure, in tempi lontani, bacino di scambi, intrecci di culture, confronti anche musicali. La testimonianza di questo passato, che si spera possa tornare pacificamente, segno di progresso civile e umano, sta nella poliedricità dei brani presentati nei due dischi, che accolgono suoni tipicamente mediterranei, quasi ancestrali, come il bouzouki o le percussioni, vicino ad altri che hanno compiuto un lungo viaggio per approdare in terre lontane. E si medita, con un certo turbamento, su quanto sarebbe più semplice, e chiara, la nostra vita, se tutti ci pensassimo come note su un unico pentagramma, a suonare lo spartito dell'umanità.

Track List

  • CD 1
  • Yayla - Donatella Finocchiaro
  • Nuova terra – Antonella Ruggiero
  • Zozan - Diyar Üren Mehrovî
  • Antiche rotte – Raffaello Simeoni
  • Itaca o Milano – Michele Gazich, Isaac De Martin
  • Una rundine in sas áeras – Sara Marini
  • Sinán Capudán Pasciá - Coro Popolare della Maddalena
  • Mohamed che non sa - Erri De Luca
  • Marenostro - The Gang
  • Diventano mare – IO
  • Yadgary – Bako Music Project
  • Teresa di mare - Lamorivostri
  • Addhrai – Domo Emigrantes
  • Taranta Migrante – Traindeville
  • La memoria dell’acqua - Elena Boschiero
  • CD 2
  • Maman – Mariana Mareme Mbaye
  • Il senso di - Evelina Meghnagi
  • Matri i l`emigranti - Matilde Politi
  • Moj e bukura More, Terra mia - Takadum Orchestra
  • Hashemesh- Evelina Meghnagi
  • Rosamarina – Alfina Scorza
  • Deportee – Sara Jane Ceccarelli & Paul Jones Kokou
  • By foot, by boat, by train – Bocephus King e Saba Anglana
  • Il viaggio di Ziad- Valerio Mastandrea
  • I Am an Immigrant – Thom Chacon e Violante Placido
  • Perché ci hai messo tanto? - Neri Marcorè e Giua
  • The Mathematician - James Maddock & Tatè N`Songan
  • Kindness – Ben Glover
  • Jamma – Marius Seck e Guido Tronconi
  • Never Never Land (L`isola Che Non C`è) - Jono Manson (feat. Edoardo Bennato e Saif Samejo)

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