Artisti Vari Yayla - Musiche ospitali
2018 - Centro Astalli / Appaloosa Records / IRD
Non la pensano così le persone del Centro Astalli, sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati-JRS, da oltre trent’anni impegnata in numerose attività e servizi, con l’obiettivo di accompagnare, servire e difendere i diritti di chi arriva in Italia in fuga da guerre e violenze, non di rado anche dalla tortura, e che si impegna a far conoscere all’opinione pubblica chi sono i rifugiati, la loro storia e i motivi che li hanno portati a fuggire dal loro paese.
E non la pensa così la gente di Appaloosa Records, che ha messo in campo artisti, connessioni e competenze, per costruire col Centro un progetto importante: un doppio cd, che contiene il meglio della produzione musicale e culturale sul delicato e dolente tema delle migrazioni e della fuga dalla violenza, alla ricerca di un futuro migliore.
Nasce così Yayla, un titolo significativo, che in turco vuol dire transumanza, un omaggio alla solidarietà e alla creatività che la sostiene, con ben 130 artisti coinvolti nei dischi, fra cui Edoardo Bennato che, con Jono Manson e al pakistano Sai f Samejo, ha registrato una nuova versione de L’isola che non c’è, Antonella Ruggiero, Michele Gazich, The Gang, Thom Chacon, Violante Placido, Neri Marcorè, Giua, Ben Glover e gli Orphan Brigade. Il CD contiene inoltre quattro brani recitati da personalità del mondo artistico italiano, come Erri De Luca, Valerio Mastandrea, Donatella Finocchiaro e Evelina Meghnagi, che danno voce ai rifugiati accolti dal Centro Astalli; il ricavato servirà proprio a finanziare progetti di scambio culturale fra scuole italiane e rifugiati, per incrementare la conoscenza reciproca e abbattere muri.
È inoltre in corso una campagna social dal titolo #failtuoaccordo, inteso come un insieme di note, ma anche come collaborazione, sintonia, alternativa a muri e barriere, frutto di patti sbagliati, che non tengono conto dei diritti e delle dignità delle persone. Al link http://www.appaloosarecords.it/appaloosa/?q=node/1157 è possibile acquistare i cd.
L'ascolto è impegnativo, sia per la varietà delle voci presenti, sia per la profondità dei testi (tutti rigorosamente tradotti in italiano, secondo l'ottima filosofia di Appaloosa, al link http://www.failtuoaccordo.it/ ), sia per la forza contenuta in alcune storie narrate; anche i rifacimenti di brani celebri, come la già citata canzone di Bennato, o Nuova terra di Ruggiero, o pezzi recenti, come Kindness di Ben Glover, acquistano particolare potenza e incisività, perché inseriti in un discorso più ampio e profondo, che fa bene all'anima, in questi giorni tormentati e convulsi.
Eppure, è un ascolto necessario, quasi imprescindibile, per lo spessore artistico dell'intera produzione, ma anche per quello culturale e umano del progetto, che abbraccia l'intero bacino del Mare Nostrum, mai come in questo periodo teatro di violenze e conflitti, eppure, in tempi lontani, bacino di scambi, intrecci di culture, confronti anche musicali. La testimonianza di questo passato, che si spera possa tornare pacificamente, segno di progresso civile e umano, sta nella poliedricità dei brani presentati nei due dischi, che accolgono suoni tipicamente mediterranei, quasi ancestrali, come il bouzouki o le percussioni, vicino ad altri che hanno compiuto un lungo viaggio per approdare in terre lontane. E si medita, con un certo turbamento, su quanto sarebbe più semplice, e chiara, la nostra vita, se tutti ci pensassimo come note su un unico pentagramma, a suonare lo spartito dell'umanità.