American Boy - La Storia di un Ribelle Americano (CD + Libro)<small></small>
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Artisti Vari American Boy - La Storia di un Ribelle Americano (CD + Libro)

2019 - Radio Senza Tempo / Red Land Studios

28/02/2019 di Marcello Matranga

#Artisti Vari#Rock Internazionale#Rock #RADIO SENZA TEMPO #RED LAND STUDIO #ALBERTO DAMIANI #PAOLO MAZZUCCHELLI #ANTONIO PORTIERI #ALADIN AL BARADUNI #MARCO CALDERONE #VALENTINA DAMIANI #STEFANO MALVASIO

American Boy – Storia di un ribelle Americano, è prodotto da Radio Senza Tempo, radio libera genovese nata nel 2013 da un progetto di Marco Caldez e Valentina Damiani, come radio libera indipendente. Dal 2016 sono ideatori e organizzatori del Let's Go Summer Fest e dallo stesso anno, con Stefano Malvasio del Red Land Studio, creano le Live Sessions, dando vita ad un format che permette alle band di esibirsi in studio accompagnate da videomakers per creare materiale promozionale originale e di qualità.

Il CD contiene 15 pezzi di quello che è stato uno dei massimi interpreti del Rock mondiale (americano pare  a chi scrive sinceramente limitativo), ovvero Tom Petty, scomparso il 2 Ottobre 2017 in seguito ad un malore mentre era nella sua casa a Santa Monica in California. Le canzoni sono riarrangiate e riproposte nella loro personale versione da 15 band della scena genovese: Charlie, Snake Oil Limited, Red Wine, The Flinstoned feat. Guitar Ray, Flabby Fuckin’ Mama, Francesco Rebora Band, Jess, Ghost Notes, Maghi di Carroz, Luke & The Lion, Big Fat Mama, The Pottos, Les Trois Tetons, Fumonero, The Used Cars. La scelta delle canzoni non è stata banale, certo non mancano i classici che ognuno dei fan di Petty vorrebbe sentire, ma qualcuno è andato a rispolverare canzoni meno note. 

Il CD è contenuto in uno splendido libro impreziosito dai disegni di Aladin Hussain Al Baraduni, street artist yemenita approdato a Roma nel 2004, a ventisette anni. Già considerato uno dei maggiori artisti nel suo paese natale, inizia a farsi notare anche nell’ambiente artistico romano. Nel 2010, dopo aver ricevuto una condanna a morte da un leader religioso yemenita per essersi dichiarato ateo, ottiene dall’Italia l’asilo politico. Nel 2016 viene allestita una sua mostra personale a Roma: Aladin: dalla valle alla metropoli. Aladin è stato fortemente voluto da Antonio Portieri che di questo che è il primo tributo che il nostro paese celebra nei confronti di Tom Petty, è colui che ha ideato e prodotto questo bellissimo progetto avvalendosi anche della collaborazione di Alberto Damiani cui si deve il titolo di questo gioiello, oltre ad essere uno dei maggiori conoscitori di Tom Petty e della sua musica.

Le canzoni, come già scritto, godono di un trattamento decisamente personale e riescono nell’intento di essere decisamente originali e piacevoli. Certo, la base, ovvero gli originali, sono canzoni di livello straordinario, ma in alcuni casi si è riusciti ad andare oltre la riproposizione per quanto appassionata, e cito, a puro gusto personale, i Red Wine che rivisitano in chiave Country/Grass un pezzo come American Girl, o la spettacolare versione di The Wrong Thing To Do proposta da The Flinstoned feat Guitar Ray. Non da meno sono la Francesco Rebora Band che si prende cura di You Don’t Know How It Feels. Free Fallin’, se non avessi letto che viene ripresa per l’occasione dai Maghi di (Carr)OZ, l’avrei potuto scambiarla per una rivisitazione dei Mandolin’ Brothers tanto me li ha ricordati il mood musicale che permea la canzone di Petty. Jefferson Jericho Blues arriva da uno dei dischi, Mojo, che molto ha fatto discutere la critica, spesso dividendola. Io sono dalla parte di coloro che hanno visto Mojo come un album che andava oltre la classica concezione del sound di Tom e della sua band, perlomeno quella classica alla quale siamo stati abituati nel tempo. Ed ho sempre pensato che le canzoni in esso contenute avessero un loro valore intrinseco che le avrebbe fatte riscoprire nel tempo. Non mi meraviglia che una canzone del genere sia finita tra le mani di quella che, forse, e mi perdonino gli altri artisti presenti, è il gruppo piu celebre e conosciuto di tutto il lotto. Grande versione anche questa! Mentre la palma della cover più inattesa è nelle mani dei Fumonero che rivoltano Refugee rendendola un pezzo in chiave Metal. Beh, superata la sorpresa iniziale, devo dire che la versione è decisamente interessante e vale la pena di essere ascoltata. Chiude il tutto Handle With Care (Travelling Wilburys) che però rimane fedele all’originale. Il resto ben si amalgama al contesto rendendo quest’opera degna di entrare nelle vostre collezioni.

Per acquistare American Boy, potete rivolgervi a questo indirizzo: http://web.radiosenzatempo.com/american-boy, oppure rivolgervi ai migliori negozi di dischi della vostra zona. Statene certi, sarete molto contenti quando avrete fra le mani questo libro e avrete modo di ascoltare il CD contenuto. Oggetti così fanno bene al cuore ed alla mente.

 

Track List

  • Charlie: Big Weekend
  • Shake Oil Limited: A Mind With A Heart Of It’s Own
  • Red Wine: American Girl
  • The Flinstoned feat Guitar Ray: The Wrong Thing To Do
  • Flabby Fuckin’ Mama: Breakdown
  • Francesco Rebora Band: You Don’t Know How It Feels
  • Jess: Wildflowers
  • Ghost Notes: Anything That’s Rock’n’ Roll
  • Maghi di (Carr)OZ: Free Fallin’
  • Luke & The Lion: Don’t Come Around Here No More
  • Big Fat Mama: Jefferson Jericho Blues
  • The Pottos: The Waiting
  • Les Trois Tetons: Mary Jane’s Last Chance
  • Fumonero: Refugee
  • The Used Cars: Handle With Care

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