Dopo soltanto un anno da quel sensazionale Villa Inferno (2008) ritorniamo a parlare dell´´allegra´ parata del Circo Zen. Abbandonata la leggerezza pop e degli allegri motivetti punk rock, accantonata solo parzialmente l’esperienza con l’ex Violent Femmes, la band lascia spazio ad una serie di dieci piccoli sermoni anarchici in rima, che gravitano attorno al concept principale, ovvero "mandare il mondo affanculo", in cui l’´invito´ non viene mai citato in nessun brano ma per il quale non si risparmia nessuno, dalle sacre scritture cristiane e relativi protagonisti, al bieco nazionalpopolarismo, narrato in tutte le salsa in questa manciata di canzoni a base di eroina e soda caustica.
La fedeltà che gli Zen Circus hanno sempre dimostrato nei confronti dell´anima punk è ancora una volta replicata a meraviglia, basta ascoltare l’incedere di ´It’s Paradise´, nelle facili melodie, da certe asprezze strumentali e di sovrapposizioni sonore di epoche e di stili, tutte costruite su di un multistrato di contrasti sonori e dipinti nell´icona assurda di un mondo di merda, vissuto e testimoniato attraverso personaggi deplorevoli, ordinari, filosofici, infantili, o eccessivamente borghesi. Il ruvido, oggi più convinto, canto di Andrea Appino scopre lentamente in una lucida lettura della società, cinica ed estrema. Nonostante la presunta leggerezza dei testi in rima, la componente cantautorale viene spesso soppiantata da una particolare poesia in musica, una poesia sub urbana, naif, ancora una volta sboccata e cruda, dove avete ben capito, che speranza e amore centrano ben poco.
E´ proprio la mancanza di retorica che rende questo punk d´autore sempre più speciale, tra ballate acustiche, melodie pop blues ormai diventate la regola base del gioco, fanno da contorno agli azzardi sonori rappresentati da brani come "Gente di Merda", "It´s Paradise" e il capolavoro "Canzone d Natale" in cui si fotografa il romanticismo di un quadretto famigliare in assoluta disgrazia (la bellezza è proprio cosa relativa!) e l´agnostica "We Just Wanna Live" presentata quasi come un canto da oratorio. Negli anfratti di queste canzoni gli Zen Circus sono accompagnati e sostenuti da diversi amici come Giorgio Canali alla chitarra di ´Vecchi Senza Esperienza´ e ´Amico Mio´, la bellissima Nada nella voce solista di ´Vuoti a Perdere´, i cori di Davide Toffolo in ´Ragazza Eroina´ e l´amico Brian Ritchie nei cori di ´It´s Paradise´ e alle chitarre in "Ragazza Eroina".
Nulla di sensazionale ci si aspettava dagli Zen Circus e nulla di eccezionale è arrivato, soltanto un gran bel disco: possiamo liberamente dire con Andate tutti Affanculo si compila un importante capitolo in cui sono ben visibili storia e futuro del gruppo e della nostra piccola italietta.