Diaframma Ora
2022 - Self Distr.
C’era un tempo in cui Federico Fiumani e i suoi Diaframma pubblicavano dischi con una costanza temporale sorprendente, mentre adesso, vuoi anche il passare dell’età, il passo si è fatto sempre meno affrettato e per poter godere di una nuova produzione discografica della band fiorentina bisogna attendere un po’ più di tempo.
Nonostante l’attesa si sia dilata nel tempo, sono infatti passati quattro anni dalla pubblicazione dell’interessante L’abisso, i Diaframma sono ritornati con l’ennesima dimostrazione pratica delle doti cantautoriali del suo deus ex – machina.
Fiumani continua imperterrito a raccontare le sue storie con il solito “aplomb” che lo contraddistingue da sempre e a cui ha abituato i suoi fedeli estimatori, canzoni che sviscerano ancora quella carica emotiva che, grazie anche al suo inconsueto timbro vocale, lo hanno consacrato tra i migliori cantautori rock della scena musicale italiana e che, per il suo ammirevole atteggiamento fiero e indipendente, gli hanno affibbiato anche il ruolo di “padre” di questa “specie in via d’estinzione”.
D’altra parte, il nuovo lavoro dei Diaframma, intitolato Ora, risente molto della recente scomparsa della madre del cantautore, un’assenza “pesante come un macigno” che per Fiumani ha significato molto, e il quale ha palesato il proprio dolore, in particolar modo, nel brano La tua morte. Non solo alla madre e alla sua dipartita, Ora è incentrato in generale sui rapporti coi familiari e a cui sono dedicate alcune delle canzoni contenute nel disco come Coperture tumorali, Volenteroso e la title-track.
Tematica essenziale e sempre presente nella poetica del “guru” fiorentino è, senza ombra di dubbio, quella del sesso, qui affrontata come sempre a modo suo, nei brani Il sesso è nella testa e Nella testa di un attore porno: nel primo brano, Fiumani avanza una serie di considerazioni su cosa possa significare il sesso nella vita di un uomo e le conseguenze di certe passioni portate all’estremo; nel secondo, invece, il cantautore ha voluto immedesimarsi in un attore porno supponendo cosa gli possa passare per la testa mentre recita.
Tra i pezzi più interessanti troviamo sicuramente il brano I giorni belli che, assieme a Mite sarò, erano conservate nel cassetto da tempo e che finalmente sono state terminate trovando una definitiva collocazione in questo disco.
Piacevole e scorrevole, Ora ripropone un Fiumani in grande forma compositiva, unico e ineguagliabile nel suo genere, caratteristiche che fanno della band più longeva della scena indipendente italiana uno dei gruppi “culto” degli ultimi trent’anni.
Nonostante l’attesa si sia dilata nel tempo, sono infatti passati quattro anni dalla pubblicazione dell’interessante L’abisso, i Diaframma sono ritornati con l’ennesima dimostrazione pratica delle doti cantautoriali del suo deus ex – machina.
Fiumani continua imperterrito a raccontare le sue storie con il solito “aplomb” che lo contraddistingue da sempre e a cui ha abituato i suoi fedeli estimatori, canzoni che sviscerano ancora quella carica emotiva che, grazie anche al suo inconsueto timbro vocale, lo hanno consacrato tra i migliori cantautori rock della scena musicale italiana e che, per il suo ammirevole atteggiamento fiero e indipendente, gli hanno affibbiato anche il ruolo di “padre” di questa “specie in via d’estinzione”.
D’altra parte, il nuovo lavoro dei Diaframma, intitolato Ora, risente molto della recente scomparsa della madre del cantautore, un’assenza “pesante come un macigno” che per Fiumani ha significato molto, e il quale ha palesato il proprio dolore, in particolar modo, nel brano La tua morte. Non solo alla madre e alla sua dipartita, Ora è incentrato in generale sui rapporti coi familiari e a cui sono dedicate alcune delle canzoni contenute nel disco come Coperture tumorali, Volenteroso e la title-track.
Tematica essenziale e sempre presente nella poetica del “guru” fiorentino è, senza ombra di dubbio, quella del sesso, qui affrontata come sempre a modo suo, nei brani Il sesso è nella testa e Nella testa di un attore porno: nel primo brano, Fiumani avanza una serie di considerazioni su cosa possa significare il sesso nella vita di un uomo e le conseguenze di certe passioni portate all’estremo; nel secondo, invece, il cantautore ha voluto immedesimarsi in un attore porno supponendo cosa gli possa passare per la testa mentre recita.
Tra i pezzi più interessanti troviamo sicuramente il brano I giorni belli che, assieme a Mite sarò, erano conservate nel cassetto da tempo e che finalmente sono state terminate trovando una definitiva collocazione in questo disco.
Piacevole e scorrevole, Ora ripropone un Fiumani in grande forma compositiva, unico e ineguagliabile nel suo genere, caratteristiche che fanno della band più longeva della scena indipendente italiana uno dei gruppi “culto” degli ultimi trent’anni.
