live report
Diaframma Cusano Milanino
Concerto del 31/10/2005
31 ottobre 2005 - Cusano Milanino (MI) Federico Fiumani è e continua a rimanere uno dei più inaccessibili enigmi del nostro rock.
L'abbiamo visto in occasioni tra le più improbabili: dall'incontro universitario sul tema "poesia e musica", ad un centro sociale occupato, a teatro, persino in insospettabili pub, ma mai ci saremmo immaginati che la sua disinvoltura lo portasse sul palco di una festa di halloween a tema fetish. Del resto lo stupore rimane poco più di una sensazione, mentre la sua musica e le sue parole rimangono conficcate sottopelle come schegge di una deflagrazione interiore che non permette equivoci. E poco contano certi brani che non lasceranno traccia scritti negli ultimi tempi, oppure certe uscite su cd di materiale sempre più improbabili, quale l'ultimo guazzabuglio "Passato, presente" a metà strada tra un album tributo, un greatest hits, una raccolta di inediti o quant'altro. No, quello che conta e ritrovartelo di nuovo di fronte, stasera nella migliore dimensione, su un palco alto il minimo per poterlo fissare negli occhi e urlare insieme, e dimenarsi, perché ai concerti dei Diaframma è indispensabile farlo, e uscirne accaldati e senza voce.
I suoni sono disperati e l'equalizzazione inaccettabile, e mentre gli arrangiamenti suonano rinnovati e accattivanti, alla chitarra di Edo Daidone è permesso lo stupro in chiave hard rock di canzoni che preferiremmo sempre simili a sé stesse, nonostante l'arrivo di un giovanissimo batterista che stupisce per la professionalità e precisione (cuffiette e spartito non sono da tutti i giorni per il batterista di un gruppo pur sempre di estrazione punk). Lo stoico Foggy con il proprio basso si gode lo spettacolo con un distacco invidiabile, forse incantato dagli intensi riflessi blu dei neon che ornano la scena. La scaletta scorre nervosa, nettamente divisa tra una prima parte nella quale tra inediti e brani più recenti del gruppo vengono incastonate alcune perle indimenticabili, quali la reggaeggiante "Marta" e la sorprendente "Hypocratés". Le immancabili "Elena" e "Siberia" rimarcano una stagione irripetibile del rock italiano e trascinano i presenti a viaggiare con il pensiero oltre il suono lungo la scia tracciata dalle parole, mentre spetta forse a "L'odore delle rose" introdurre la seconda parte della serata, forte di un adattamento potente che non può lasciare immobili. "Vaiano" è una ballata che dimostra quanto pur in tempi recenti la penna di Fiumani sappia comporre autentiche e visionarie poesie, mentre troppo presto il gruppo abbandona il palco per la solita fugace introduzione ai bis. Il colpo di teatro non manca, quando vengono invitate sul palco quattro mistresses armate di frustini che -ricordate il tema della serata?- durante l'esecuzione di "Blu petrolio" si esibiscono in un teatrino variegato che trova il suo pezzo forte nel finale in cui, preso dalla foga, Federico Fiumani si getta a terra con la propria chitarra durante l'assolo finale e le ragazze ne approfittano per avventarsi su di lui. Piuttosto caricato il nostro si pronuncerà al termine del brano confessando di aver sempre sognato una situazione simile. I quattro bis che chiudono l'esibizione deflagrano uno nell'altro senza soluzione di continuità in una foga che trova il proprio apice nel furore di una definitiva "Gennaio", con i presenti in visibilio ed un ringraziamento sentito che già si rivela null'altro che un arrivederci. E sentiamo forte, già, la prima crisi di astinenza. Scaletta:
- Il sogno degli anni '70
- Sua maestà
- Marta
- Movimento
- Io ho te
- Giovanna dice
- Tre allegri ragazzi
- Hypocratés
- Elena
- Siberia
- L'odore delle rose
- Vaiano
- Ai piedi di Silvia
- Blu petrolio
- La rivolta
- Un temporale in campagna
- Diamante grezzo
- Gennaio
Diaframma:
- Federico Fiumani: voce, chitarra
- Riccardo Foggy Biliotti: basso
- Edoardo Daidone: chitarra
- Francesco Cerone: batteria