Bruce Springsteen Live in dublin (cd + dvd)
2007 - Columbia
“Live in Dublin” è uscito in diverse versioni: doppio cd, dvd e pure cd + dvd. Per la gioia dei fans, della casa discografica e pure di Springsteen che in questi ultimi tempi sta pubblicando a raffica come mai aveva fatto in passato (quando forse ce n’era più motivo).
Registrato a Dublino nelle date conclusive del tour europeo, l’album ripropone quella festa roots che abbiamo più volte ammirato nel corso dei ripetuti concerti italiani. La band è la stessa, ma curiosamente è denominata solo “Sessions Band” senza alcuna menzione di “Seeger”: viene da pensare a qualche cavillo legale, visto che Springsteen anche sul palco ha stranamente evitato qualunque riferimento e ringraziamento dovuto a Pete Seeger.
La qualità audio e video è superba, pienamente all’altezza della musica, (le riprese hanno potuto beneficiare di nove telecamere), ma, come in ogni dvd finora pubblicato da Springsteen, manca la partecipazione del pubblico. Qualcuno dovrebbe avvertire il Boss e il suo staff che basta far scendere una camera tra il pubblico anche solo tra una traccia e l’altra: questo aiuterebbe aiuterebbe a catturare l’energia che comunica un suo concerto. Come in ogni live di Springsteen, c’è poi il rammarico per quei pezzi che non hanno trovato spazio in scaletta e a scorrere le set-list del tour c’è davvero da mangiarsi le unghie, ma anche questo è un difetto congenito (forse inevitabile) dei live album del Boss.
Preso nota di questi “difetti” e dato loro il giusto peso (minimo), non resta che godere di uno spettacolo esuberante in cui Springsteen guida con maestria la sua carovana invitando a prendere la scena, ora singolarmente ora coralmente, tutti i suoi “Sessioners”. La show è rodato e le interpretazioni sono perfette, anche quando salgono sopra le righe coi fiati a saltare sui pezzi e anche quando c’è da gigioneggiare come nel reggae di una “Love of the common people” piuttosto scontata.
Si sente e si vede che lo spettacolo è andato affinandosi strada facendo e che i protagonisti sanno di essere ripresi: tutto è elargito in parti equamente suddivise in ogni componente, folk e soul, country e rock’n’roll, persino maschile e femminile come succede nelle vocals di una stravolta “Open all night”. La vera sorpresa però è una “Blinded by the light” che da sola vale il prezzo dei due cd e del dvd insieme: strepitoso l’arrangiamento che la fa diventare uno scatenato pezzo vaudeville, in cui finalmente Bruce tira fuori tutta la sua verve fino a lasciarsi andare sulle ginocchia.
Nei bonus solo una “Cadillac ranch” provata nei camerini, ma “solo” è un termine che stona di fronte ad una musica popolare mai così abbondante.