Bruce Springsteen Born to run
1975 - Columbia
In questo disco Springsteen riuscì per la prima volta a coniugare il suo istinto rock’n’roll con una capacità di sintesi sonora e compositiva: una grossa mano gli venne dalla E Street Band, che presentava per la prima volta Roy Bittan al piano e Max Weinberg alla batteria.
“Born to run” è un disco epico e cinematografico, che si svolge perfettamente nelle due facciate del vinile. Frutto di una visione ma anche di un lavoro sfiancante in studio, suona ancora vivo grazie all’impatto di un pugno di grandi canzoni.
La title-track è costruita su un suono stratificato che esalta la forza rock del pezzo, allo stesso modo in cui la struttura della narrazione e degli arrangiamenti rende “Thunder road” e “Jungleland” due cavalcate epocali poste in apertura e chiusura del disco. Si è spesso parlato di un suono alla Phil Spector, ma Springsteen trovò una forza che il cosidetto “wall of sound” non possedeva.
“10th avenue freeze-out” e “She’s the one” fanno muovere, “Night” e “Born to run” scappano via bruciando, mentre “Backstreets” e “Meeting across the river” lasciano col fiato sospeso.
Da notare l’apporto di Roy Bittan (l’unico a rimanere anche una volta sciolta la E Street Band) che con il suo piano offre arrangiamenti “morriconiani” in sintonia con quello che sarebbero diventati il suono e l’epica di Springsteen. I personaggi della strada e della notte cantati in questo disco si possono infatti considerare antenati degli emarginati che Springsteen ancora oggi adotta nelle sue canzoni, solo che qua sono immortalati dalla forza del rock: “kids flash guitars just like switch-blades / hustling for the record machine / The hungry and the hunted explode into rock´n´roll bands”.
Tutto questo è reso più evidente dalla ristampa “30th anniversary edition” che include una versione del disco rimasterizzata, un dvd con il famoso concerto del 1975 all’Hammersmith di Londra e il “making of” che testimonia la mole di lavoro svolto.