Dalla regione del Katanga, nel sud est del Congo, questo stile, che ha le sue origini negli anni settanta, è caratterizzato da uno strumento chiamato Karindula che da anche nome al genere musicale.
La Karindula è una via di mezzo tra un rudimentale basso acustico e un’altrettanto rudimentale gigantesco banjo autocostruito con barili di petrolio, pelle di pecora, quattro corde e un risuonatore ottenuto collegando un sacco di latte in polvere vuoto tra le corde e il manico di legno. Quest’ultimo accorgimento fa ottenere allo strumento il suo tipico suono “buzzato”.
Normalmente il leader della band suona questo strumento sedendosi sulla cassa/barile e cantando. Il tutto accompagnato da coristi, percussioni e una più piccola Karindula delle dimensioni di una piccola chitarra. I brani raccontano spesso piccole e infuocate storie morali inframmezzate e sostenute da call and response e da una ritmica intensa e veloce che sa di Africa, funk alla James Brown e una leggerissima spruzzatina di reggae. Tutti i brani sono stati registrati live durante un improvvisato mini festival di tre giorni in un quartiere chiamato Kenya della cittadina di Lubumbashi.
Per apprezzare questa musica, ancor più dei sei brani contenuti nel Cd, consiglio la visione dei nove brani contenuti nel Dvd, solo così si potrà apprezzare lo spettacolo globale fatto di musica, danze e interazione con il pubblico costituito soprattutto da centinaia di bambini. Per tutte le quattro band interessate alle registrazioni - BBK, Bana Simba, Bena Ngoma, Bana Lupemba - l’intesa tra i musicisti è sempre perfetta, la registrazione ottima e spesso non ci si capacita della quantità di suoni che riescono ad uscire dagli strumenti e dalle voci.
Insomma un’esperienza realmente intensa con momenti di trasporto che vanno dallo spettacolo del Call And Response con il pubblico, ai balli, alla musica trascinante sino all’autolesionismo di alcuni membri delle crew.