Ad essere degno di nota, al di là della musica che può piacere o non piacere (imperdibile, comunque, per tutti i punk di tutte le nazioni), è il lavoro fatto da Walker e dalla Laughing Outlaws: un vera operazione filologica, capace di andare a pescare nella storia recente, ma quanto mai caotica, dei movimenti punk le bands che maggiormente hanno segnato l’immaginario e la storia della musica australiana.
La forza di questa accurata compilation sta nel potenziale target: da coloro che sono cresciuti con gli AC/DC (sulle scene dal 1973) e con alcuni dei gruppi che occupano le quarantasette tracce di “Inner City Sound” (un pubblico variegato che potrà riandare nostalgicamente indietro con la testa ai fulminanti concerti di quegli anni) a coloro che hanno scoperto il rock‘n’roll australiano solo con il recente debutto dei Jet “Get Born” o con i due dischi dei Vines, due gruppi australiani appartenenti alla nuova (e anagraficamente giovanissima) scena rock, per rendersi conto che i gruppi garage di oggi devono molto anche ai gruppi, sconosciuti ai più, che la Laughing Outlaw ripropone in gran rispolvero. Impedibile, infine, l’albero genealogico delle bands che trovate all’interno del booklet, concettualmente molto simile a quello che abbiamo imparato a conoscere nel film “School of Rock”.
Grande musica e grande operazione di ricerca, “Inner City Sound” sarà col libro recentemente riedito un punto di riferimento per tutti coloro che vorranno conoscere a fondo il punk, al di là dei soliti Ramones, Clash e Pistols.