Che il tango non sia solo una musica da festa popolare ma una manifestazione d’arte é un fatto noto da tempo, per cui l’ascolto predomina sul movimento anche se il movimento sostiene l’ascolto e quindi, in ultima analisi, la comunicazione.
Questa eccellente compilation propone una sintesi delle recenti manifestazioni del genere attraverso le interpretazioni di affermati artisti dell’ultima generazione, diversi l’uno dall’altro ma aventi a fattor comune una freschezza da albori di un nuovo secolo.
´Xavante´ di Samalea è il simbolo di questa modernità, dove frasi tipiche di 4/4 da danza si alternano a impro jazz che rendono astratto il motivo.
La scaletta è ben studiata ed organizzata e si va dai momenti più tipici da ballo degli Otros Aires al jazz tango dei Tango Siempre e di Samalea, dal folk suburbano della Chicana alla legacy piazzolliana de La Camorra fino alle contaminazioni pop ed underground degli Acho Estol.
L’intelligenza della compilation sta nell’organicità mista alla varietà per cui il cambio da uno stile all’altro, determinato dalla sequenza dei brani, appare logico e naturale nella sua varietà.
In effetti il fattor comune del filone sta nel latinismo, nel ritmo sincopato, nel suo saper essere dispari e pari allo stesso tempo, nella sua sensualità e nella sua cerebralità, nell’eleganza e nella decadenza.
Il vertice del lavoro lo abbiamo trovato in ´Cancion Llorad´ di la Chicana, dove il tema argentino si fonde a toni quasi da canzone infantile di Rosa Leon (grandissima interprete spagnola di canzoni artistiche per l’infanzia), con una commovente intensità in bilico tra l’essere adulto e l’essere infante: alla Giovanni Pascoli.
Non c’è dubbio che il carattere argentino abbia una forte empatia con la sensibilità nazionale nostra ; in questo lavoro ci si ritrova in bilico tra etnica, musica moderna e patrimonio folk che crea una dolcissima tensione tra distinto ma non distante, facile da raggiungere ma non scontato.
Una compilation da conoscere, per tutti.