Fa un certo effetto ascoltare la title track fuori dall’ambito del lavoro “Il suicidio dei samurai”. Se in quel contesto infatti essa rappresentava il cuore di un progetto granitico e senza un attimo di respiro, in apertura di questo EP svolge il ruolo di introdurre una sequenza decisamente varia e suadente.
La successiva “Perfect day” infatti è una dolce ballata in lingua inglese che riesce a convincere nonostante la breve durata. A proposito di questa traccia, fate il possibile per dare un’occhiata all’omonimo video realizzato ad inizio 2003 (dovrebbe essere disponibile sul sito www.verdena.com), decisamente il migliore che abbia mai accompagnato un brano del gruppo bergamasco.
La terza traccia “Mu” ci riporta alle atmosfere esplorate nell’ultimo album, sostenuta dal consueto drumming selvaggio di Luca Ferrari, mentre “Corteccia” è un’altra ballata costruita intorno ad un pianoforte e che si risolve in un crescendo squisito dove chitarre lancinanti ed un’accelerazione ritmica cambiano volto al brano in un finale esemplare.
La conclusiva “Passi da gigante” è una suite di ampio respiro che sa di improvvisazione, sperimentalismi e di un gran desiderio di novità, dove tra drum machine e nastri con registrazioni al contrario fanno capolino nientemeno che delle trombe.
“Elefante” è un disco dilatato e decisamente meno contingente del previsto. È certo che non possiede la mole e nemmeno l’impaccio di questo animale, piuttosto ci pare che il suo ruolo sia quello di sottolineare ulteriormente, riconfermandola, la caparbietà e la determinazione di questi quattro ragazzi.