VERDENA 10.01.2003
EUROSONIC FESTIVAL GRONINGEN - OLANDA
10 gennaio 2003, l'aria e' freddissima a Groningen.
Varcare la porta del locale olandese chiamato Mutua Fides regala un certo sollievo alle mie gelate membra... sopra quattro gradini scorgo una porta, dalla quale proviene brusio in una lingua che non conosco... ed e' proprio li' che entro.
La stanza non e' particolarmente grande, ma la luce che proviene dagli appannati vetri sembra dargli respiro. La gente e' ancora poca e sicuramente non sa' cosa e' venuta a sentire. Ma curiosa continua a fissare il palco dove gli amplificatori si stanno gia' scaldando e questo fa capire che tra poco qualcosa succedera'.
In perfetto orario i Verdena salgono sul palco... non ci sono saluti, ma solo le prime note di "Centrifuga" a salutare un pubblico che sta' lentamente aumentando.
Il locale e' perfetto... e' il luogo ideale per i Verdena e il suono che arriva dal palco ne e' la dimostrazione... energia pura.
La musica scuote la gente che, incredula, non puo' fare altro che restare ad ascoltare cosa ancora riusciranno a tirare fuori dai propri strumenti quelle quattro persone sul palco.
Un timido "thank you very much" pronunciato da Alberto avvicina i Verdena al loro pubblico e introduce "Ovunque", che ha il compito di riportare in sè gli spettatori e iniziare a farli muovere. La gente continua ad aumentare, probabilmente attratta dal suono che i sottili vetri non riescono a confinare nel locale... arrivano una dietro l'altra "Nova" e "Spaceman" e ormai si intuisce che anche i Verdena sono a proprio agio e che l'emozione di suonare davanti a persone straniere, che non li conoscono affatto, e' completamente svanita.
E' il momento della prima novita' assoluta che i Verdena hanno deciso di regalare al pubblico di Eurosonic, probabilbente per testarne l'impatto su persone che non possono avere altro giudizio di quello maturato durante il concerto. Inizia "Sugar cane"... uno spettacolare giro di basso perfettamente eseguito da Roberta e via con una cavalcata di puro rock'n roll alla Queens of the stone age. La canzone e' ancora in inglese, come tutte le nuove canzoni dei Verdena prima che finiscano sui dischi, e pare che la risposta del pubblico olandese sia piu' che entusiastica, complice anche una superba esecuzione di Luca durante tutta la canzone. Alberto, intanto, si improvvisa in citazioni sonore e vocali di Doors e Beatles per non fare distrarre il pubblico tra un pezzo ed un altro. Alle mie spalle il locale e' ormai pieno e i 45 minuti previsti per il concerto stanno per scadere.
C'e' ancora tempo per "Dentro Sharon" e per la seconda bellissima sorpresa del concerto. I Verdena suonano un altro pezzo inedito...questa volta si tratta di "Mina". La canzone, anch' essa in inglese, e' davvero coinvolgente e in perfetto stile Verdena... bellissimo giro di rhodes ripreso nell'assolo da Alberto, struttura strana e finale che sembra ripartire ma che si spegne dei feedback degli strumenti.
E' il saluto ad un pubblico che si e' meritato un grande, seppur breve, concerto, per l'attenzione e per la partecipazone che ha mostrato ad un gruppo italiano che non aveva mai sentito prima.
Io mi vesto e mi avvio all'uscita del locale, conscio di non aver fatto tanta strada invano e del fatto che la nostra bandiera, all'Eurosonic festival, e' stata tenuta alta da questi quattro ragazzi che meriterebbero di poter suonare all'estero piu' spesso, non avendo da invidiare nulla a nessuno. Tracklist: "Centrifuga"
da Solo un grande sasso
"Ovunque"
da Verdena
" Nova "
da Solo un grande sasso "Spaceman"
da Solo un grande sasso "Sugar cane"
inedito
"Dentro Sharon"
da Verdena
"Mina"
inedito