Verdena

live report

Verdena Zafferana Etnea, anfiteatro Falcone Borsellino

03/08/2015 di Annalisa Pruiti Ciarello

Concerto del 03/08/2015

#Verdena#Italiana#Alternative

I Verdena ritornano in Sicilia dopo la brutta (per molti) esperienza dello scorso Dicembre al Barbara Discolab. Dimenticate l’atmosfera asfissiante dello scorso live in terra sicula, questa volta siamo alle pendici dell’Etna a godere oltre che dello spettacolo anche della tanto sospirata frescura. A fare da cornice al trio bergamasco ci pensa il vulcano, la location dello spettacolo è l’anfiteatro Falcone Borsellino di Zafferana Etnea per la rassegna Etna in scena.                           I live in anfiteatro hanno i loro pro e i loro contro: se da una parte una perfetta distribuzione del suono contribuisce a rendere magnifica l’esibizione dall’altra si rimane un po’ ingessati durante la fruizione dello show, ma i più coraggiosi adolescenti di ieri e di oggi abbandonano la loro postazione per accalcarsi nei corridoi dell’arena, dimenticando per un po’ tutte le regole legate alla sicurezza.

Ad introdurre i Verdena ci pensano gli UltraviXen, band catanese che intratterrà il pubblico per circa trenta minuti. Finalmente giunge il momento tanto atteso, sul palco i Verdena, e le note di Alieni tra noi ci immettono nel cosmo di Endkadenz. I Verdena al momento sono in tour per portare in giro il volume 1, ed è quello che ci regalano e quindi nessun riferimento ai brani del volume 2, in uscita il prossimo 28 agosto, tradendo così le speranze e la curiosità di ascoltare qualche inedito. Il live continua con la hit Un po’ esageri, seguita dall’ansiogena Sci desertico, con qua e là "grazie" sporadici affermati dalla Sammarelli; sul palco un Alberto fin troppo stringato come al solito, sempre in controluce e sfuggente, si alterna tra tastiere e chitarra, mentre alle sue spalle il fratello Luca non perde un colpo. Per questo tour i Verdena hanno scelto una formazione allargata con un quarto uomo sul palco: Giuseppe Chiara, musicista assoldato dalla band con un banalissimo annuncio.

Malgrado qualche impercettibile problema tecnico il live scorre liscio come l’olio, per circa due ore quasi tutto Endkadenz è messo in scena, passando per Contro la ragione, Derek, Nevischio e Puzzle e alternando brani “storici” ben fissi nella mente degli ascoltatori che da due decenni, con più o meno fedeltà seguono la band e le virate musicali; qualche riferimento a Wow, ripescando dal cilindro Loniterp e Scegli me (un mondo che tu non vuoi). I fan più sfrontati cantano a squarcia gola Muori delay e poi si lasciano cullare dalla docile Angie. Il palco si svuota e come da prassi il pubblico rimane in rispettoso silenzio fino a che qualcuno non urla la parolina magica "bis"; i quattro rientrano per gli ultimi tre brani, suonati tutti d’un fiato, si riprende con 40 secondi di niente e poi in un unico sciame sonoro si materializzano Don Calisto e Funeralus. I Verdena sono ormai una band rodata e affiatata, rimasti immutati nella forma, ma non nella sostanza, riconoscibili, ma cresciuti musicalmente, erranti e caotici poeti e musicisti.

Foto di Mario Cicala

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