Pearl Jam Live On Ten Legs
2011 - Monkeywrench
Parliamoci chiaro: non si tratta di un capolavoro che moriva dalla voglia di vedere la luce. Live on Ten Legs è un lavoro apprezzabile, divinamente registrato ma che omaggia se stesso nella ripetizione, forse più per coprire dei buchi di tempo (e si poteva evitare, visto che Backspacer ha spopolato per tutto il 2010), ricordando agli appassionati che, in fondo, potrebbero riascoltarsi gli originali o, meglio ancora, andare a un concerto di Vedder e soci.
Sarà che anch´io, come ascoltatore, tendo a preferire i lavori in studio promuovendo i live recording solo se davvero hanno una vera motivazione dietro (veemenza, originalità, iniziativa sociale ecc.).
Passi Arms Aloft , la cover d´apertura di Joe Strummer & Mescaleros, passi pure Public Image di Rotten, visto sono entrambe ben riproposte. Per il resto che dire, ok, bello ma ce lo avevamo già!
Credo che per i Pearl Jam, come per tante altre band storiche, si stia un po´ oltrepassando il confine valutativo che in Italia, ad esempio, si è superato ormai da svariati anni per Vasco Rossi e Ligabue: a loro, tutto è concesso, idolatrare piuttosto che ascoltare. Tutto ciò che da loro arriva va bene. Ma, obiettivamente, non è così.