Paolo Benvegnù Suggestionabili
2003 - Santeria/Audioglobe
Ho il sospetto che Paolo Benvegnù sia un grande autore.
Lo affermo senza ipocrisia, memore della sua storia e del percorso sofferto ed esaltante che, dagli Scisma in avanti, lo ha portato fino a questo nuovo, primo singolo dal loro scioglimento. Pur non avendo mai avuto una particolare presa sul sottoscritto, va riconosciuto alla compianta band gardesana il merito di aver saputo segnare con velocità e schiettezza gli ultimi anni dell’italico indie-rock. Da allora Benvegnù si è gettato a capofitto in mille attività, tra cui la produzione di fior fiore della nascente scena cantautorale rock nazionale (e non solo) e di progetti di più ampio respiro che spaziano da collaborazioni in campo teatrale a quelle per compagnie di danza, oltre che a svariate partecipazioni come guest e autore negli album di un numero imprecisato di artisti.
Ora è il momento di Paolo Benvegnù. Seppur questo appellativo possa trarre in inganno identifica un vero e proprio ensamble, fortemente voluto dall’omonimo autore.
“Suggestionabili” è un single che nei suoi tredici minuti di durata ci apre una finestra al di là della quale è possibile scorgere un orizzonte ampio e nitido che reclama a gran voce un’attenzione ben più ampia di quanto solitamente siamo abituati ad assegnare a supporti di questo tipo.
Benvegnù in tre brani descrive il nostro tempo con la precisione e la profondità di uno sguardo attento, riuscendo a stabilire un raro equilibrio di generi, prima che di intenzioni. I temi affrontati ruotano intorno alla questione dell’informazione e del sua riflesso sulle relazioni interpersonali. Sotto questo punto di vista l´interprete è un narratore privilegiato dell’alienazione odierna, anche se dall’indole ironica e per nulla compiacente.
Gli Scisma paiono un ricordo lontano e quasi una prova generale per questa vera e propria rinascita del loro fondatore, al raggiungimento della quale ha contato non poco la collaborazione e l’influenza reciproca di Marco Parente. Proprio questo incontro pare aver contribuito in maniera determinante alla maturazione della personalità artistica di Benvegnù, una delle figure da tenere sotto particolare osservazione per capire lo stato di salute odierno della nostrana scena rock.
Solo sospetti, sia chiaro, che necessitano urgentemente di conferma, nell’attesa di “Piccoli fragilissimi film”, album che potrebbe rivelarsi la sorpresa del prossimo 2004.
“Adoro questo postcapitalismo stiamo creando la turboinformazione”
Lo affermo senza ipocrisia, memore della sua storia e del percorso sofferto ed esaltante che, dagli Scisma in avanti, lo ha portato fino a questo nuovo, primo singolo dal loro scioglimento. Pur non avendo mai avuto una particolare presa sul sottoscritto, va riconosciuto alla compianta band gardesana il merito di aver saputo segnare con velocità e schiettezza gli ultimi anni dell’italico indie-rock. Da allora Benvegnù si è gettato a capofitto in mille attività, tra cui la produzione di fior fiore della nascente scena cantautorale rock nazionale (e non solo) e di progetti di più ampio respiro che spaziano da collaborazioni in campo teatrale a quelle per compagnie di danza, oltre che a svariate partecipazioni come guest e autore negli album di un numero imprecisato di artisti.
Ora è il momento di Paolo Benvegnù. Seppur questo appellativo possa trarre in inganno identifica un vero e proprio ensamble, fortemente voluto dall’omonimo autore.
“Suggestionabili” è un single che nei suoi tredici minuti di durata ci apre una finestra al di là della quale è possibile scorgere un orizzonte ampio e nitido che reclama a gran voce un’attenzione ben più ampia di quanto solitamente siamo abituati ad assegnare a supporti di questo tipo.
Benvegnù in tre brani descrive il nostro tempo con la precisione e la profondità di uno sguardo attento, riuscendo a stabilire un raro equilibrio di generi, prima che di intenzioni. I temi affrontati ruotano intorno alla questione dell’informazione e del sua riflesso sulle relazioni interpersonali. Sotto questo punto di vista l´interprete è un narratore privilegiato dell’alienazione odierna, anche se dall’indole ironica e per nulla compiacente.
Gli Scisma paiono un ricordo lontano e quasi una prova generale per questa vera e propria rinascita del loro fondatore, al raggiungimento della quale ha contato non poco la collaborazione e l’influenza reciproca di Marco Parente. Proprio questo incontro pare aver contribuito in maniera determinante alla maturazione della personalità artistica di Benvegnù, una delle figure da tenere sotto particolare osservazione per capire lo stato di salute odierno della nostrana scena rock.
Solo sospetti, sia chiaro, che necessitano urgentemente di conferma, nell’attesa di “Piccoli fragilissimi film”, album che potrebbe rivelarsi la sorpresa del prossimo 2004.
“Adoro questo postcapitalismo stiamo creando la turboinformazione”
