live report
Paolo BenvegnÚ Brescia
Concerto del 17/03/2006
#Paolo BenvegnÚ#Italiana#Canzone d`autore Indie-rock Alternative
17 marzo 2006
MORYA (BS) A cosa sarà dovuta la sigla del "Nickerbocker Tour" con cui Paolo Benvegnù sta portando in giro parte delle canzoni che andranno a costituire il suo prossimo disco lo sa solo lui. E forse non ce lo dirà nemmeno il seguito di quel "Piccoli fragilissimi film" che è stata una delle uscite italiane più importanti degli ultimi due anni.
Comunque sia questa dozzine di date no-stop sono una buona occasione per vedere all'opera il nuovo "Paolo Benvegnù ensemble": il posto di Massimo Fantoni e di Gionni Dall'Orto è infatti ultimamente occupato da Guglielmo Ridolfo Gagliano e da Luca "Roccia" Baldini, rispettivamente chitarra e basso.
La nuova formazione dimostra subito di non temere confronti e affronta il numeroso pubblico del Morya con l'inedita "La schiena": abbandonata momentaneamente la batteria, Andrea Franchi si dedica alle tastiere insieme a Luca Baldini in un incrocio che si ripeterà spesso nel corso della serata. La canzone poi si indurisce in un rock che prende anche pezzi più melodici come "Cerchi nell'acqua".
A produrre questo impatto ancora più marcato che in passato è la sezione ritmica con basso e soprattutto batteria che arrivano ad esasperare le spinte sfiorando anche il drum'n'bass.
Il primo colpo da knock out, tanto per restare in tema con la locandina del tour, è "Il mare verticale" interrotta proprio sul finale da qualche problema all'impianto e terminata allora improvvisando all'istante sul pianoforte del Morya.
L'ensemble ha un suono molto vintage per l'apporto delle due tastiere e molto drammatico per le interpretazioni di Benvegnù: esemplare è "Io e te" attaccata con la sola voce e poi attraversata dal lamento di armonica accresciuto dalla slide. Come sempre l'esibizone di Benvegnù è in precario equilibrio tra la tragedia e l'idiozia: da una parte è portata in scena l'ipersensibilità dei sentimenti e dall'altra un'ironia sferzante che non lesina critiche. Così "Suggestionabili" è preceduta da un siparietto che mette in atto la sonorizzazione di un campo di golf, "È solo un sogno" è introdotta da una parodia di Giorgia con dei gorgheggi in simil-blues e "Simmetrie" diventa una sfida irriverente alla serietà snob di gruppi come Afterhours e Marlene Kuntz.
"Angry thirsty" è un altro inedito che colpisce con una serie di sincopi allucinate, mentre "Quando passa lei" si avvicina ai Radiohead di "The bends" prima di una "In dissolvenza" con echi alla Pink Floyd e una "Catherine" straziata e straziante. Il finale come spesso succede recupera qualche pezzo degli Scisma fino alla chiusura folle di "Centro" con un Andrea Franchi che improvvisa lezioni d'inglese all'ukulele. Alla fine gli inediti proposti non sono bastati per intuire la direzione del prossimo disco, ma il "Nickerbocker Tour" ha comunque confermato Paolo Benvegnù come uno dei pochi artisti italiani in grado di innovare e di innovarsi. Scaletta:
LA SCHIENA
CERCHI NELL'ACQUA
LA DISTANZA
IL MARE VERTICALE
IL SENTIMENTO DELLE COSE
IO E TE
SUGGESTIONABILI
NEL SILENZIO
HUNGRY THIRSTY
QUANDO PASSA LEI
IN DISSOLVENZA
CATHERINE
È SOLO UN SOGNO
TROPPO POCO INTELLIGENTE
SIMMETRIE
CENTRO