Quello che rimane del Libro Cuore è la moltiplicazione di Franti. Se Edmondo De Amicis tornasse a vedere il suo “ragazzo difficile” come è cresciuto, lo troverebbe qui moltiplicato per quindici. Se son figli poco importa, ma hanno della madre e del padre quella propensione alla fionda, alla frantumazione dei vetri opachi e sporchi della canzonetta troia di questi tempi. Questo no-disc, nasce da un’idea di Gabriele Benci che porta dentro questo tributo una “Elena 5 e 9” di suoni disturbati e dolci coi Cisouex che condivide con Luca Mugnai da Firenze. Altra “Elena 5 e 9” portata in questa terra desolata e nei loro cieli sonori dagli Airportman dal Piemonte. Una “Canzone Urgente” gridata con ansia dal rock di strada dei Mirafiori Kids da Torino, fratelli e compagni di strada di Franti e della sua filosofia, da decenni. Con Alanjemaall di Alberto Casiraghi (che ha dato una mano importantissima alla realizzazione di questo tributo insieme al già citato Gabriele Benci e Paper Resistance di Bologna, per la grafica) ascoltiamo una versione di “Prete, croce, sedia, morte” che mi pare di ascoltare dal vivo con un manipolo di frantiani col braccio alzato e il pugno chiuso. “Nel giorno secolo” è interpretata da Tiziana Lo Conte, ex Gronge e sperimentatrice di suoni elettronici e voce con mille altre collaborazioni, coadiuvata da Adriano Lanzi, straordinario chitarrista zappa-canterburiano. “Only new film” porta la nuova firma di una ballata delicata alla Mario Congiu come solo Mario Congiu sa fare. I sardo-piemontesi Superflui, che si avvalgono del Franti non clonabile Stefano Giaccone e della voce di Giovanna Mais per una versione ruvida con l’anima delle origini di “Acqua di luna”. Kenze Neke con “Sa oke tua”, lanciatori di sassi di indipendentismo e rock combattente dalla Sardegna, compagni di strada di quelli con una bretella sola e la fionda nella tasca posteriore. L’ottava traccia è dei fieri e granitici Right in sight con “Questa è l’ora” a ricordare che è ancora l’ora della musica ribelle sputata dentro i microfoni e gli amplificatori. Un’altra bella versione di “Acqua di Luna” ce la regala Roberto Fega poliedrico strumentista coadiuvato dalle belle voci di Cecilia Panichelli e Ersilia Prosperi. Giuliano Tremea alias Tomaj, incredibile cantante e performer, già cantante dei DETRITI, di cui faceva parte anche Egle Sommacal dei Massimo Volume, lo ricordo con uno degli album imperdibili degli anni d'oro della BLUBUS, ci ripropone una “No future” al passo coi tempi disperati che stiamo vivendo. Altra versione di “No future” ci viene somministrata da Iso, sperimentatore di suoni elettronici che vanta collaborazioni con Pneumatica e Miro Sassolini, e La Magicien D’Oz. Nynfea, ispirati dal cantautorato e dal punk-rock romano di buona fattura, danno a questo tributo una versione di “L’uomo col braccio spezzato” con la bella voce di Daniela a emulare Lalli. I suoni new wave di Vico dell’Amor Perfetto ci portano alla penultima traccia di questo sfaccettatissimo lavoro con una bella versione di “Io nella notte”. In fondo, ci sono i Barber Mouse con una mescola magistrale di due pezzi “minori” di Franti: “Chiara realizzazione di Ryonen” e “The week song”. Un “nondisco” di Franti per essere ancora una batteria di fionde senza nessuna paura dei carri armati.