Aa.vv. Five Years of Gravy
2016 - Fluff & Gravy Records / IRD
Five Years of Gravy non è però solo un disco compilation celebrativo, composto dai pezzi migliori e più noti degli artisti, bensì una raccolta di brani nuovi o mai incisi, provenienti dalla creatività di 17 band o cantautori, che insieme costituiscono un percorso ricco e significativo, attraverso la storia e la visione complessiva dell'etichetta, in tutte le sue sfumature.
Troviamo così Richmond Fontaine, Fernando Viciconte, Jeffrey Martin, Anna Tivel, Catherine Feeny, Dan Stuart (frizzantissimo in questa versione, accompagnato dagli italianissimi Sacri Cuori - ai quali un curioso refuso ha invertito le vocali interne...-), che presentano canzoni molto diverse fra loro, accomunate comunque dal gusto per la sperimentazione e la perizia compositiva, oltre che dal desiderio di comunicare una schiettezza di fondo, una gioia nel suonare e cantare, evidenti sia nei brani più intimi (come quelli di Nick Jaina, della Tivel o della Feeny), sia in quelli improntati al garage punk o all'indie rock (gli Hong Kong Banana, i Sassparilla o gli Hillstomp).
Anche se è rischioso parlare del disco come di un concept album, si potrebbe comunque azzardare la definizione, nel senso di una prova composita e coerente del modo con cui una etichetta discografica possa fungere da catalizzatore, per la creazione di opere autenticamente indipendenti, ma sempre connesse con il proprio pubblico.
A completare l'impressione positiva dell'album, è il fatto che il ricavato delle vendite va a The Jeremy Wilson Foundation, un'organizzazione, sostenuta da fans, familiari e amici, che si impegna ad assistere i musicisti direttamente, durante eventuali ricoveri o malattie invalidanti. A sottilineare il legame profondo fra umanità e musica, che si respira ascoltando il disco.