Aa.vv. l pappagallo. Le canzoni per bambini di Sergio Endrigo rilette da artisti contemporanei
2013 - Maremosso Edizioni/Shelve
Nei quasi 50 anni di carriera, iniziata con il debutto discografico nel 1959 e terminata con la sua morte nel 2005, ci ha regalato alcuni capolavori della canzone d’autore.
Accanto a splendide canzoni come Io che amo solo te, Era d’estate, Adesso sì(esordio discografico di Lucio Battisti), Via Broletto 34, Teresa, La colomba, Dove credi di andare, Canzone per te (che ha vinto il Festival di San Remo del 1968), Lontano dagli occhi e tantissime altre, Sergio Endrigo ha composto e interpretato numerose canzoni per bambini che ha sparso in alcuni dei suoi lavori, arrivando poi a dedicare due dischi a canzoni per bambini, L’arca (1972) e Ci vuole un fiore (1974) dove, con la collaborazione di Luis Bacalov ha musicato alcune poesie per bambini scritte da Gianni Rodari.
E’ quindi con grande interesse e piacere che accogliamo, proprio in quest’anno, ottantesimo anniversario della nascita di Endrigo, Il Pappagallo, le canzoni per bambini di Sergio Endrigo, rilette da artisti contemporanei, un tributo ad un aspetto dell’arte di Sergio Endrigo che ci ha regalato momenti di grande poesia e musica.
Nell’album, composto da dieci brani, sono state riprese otto delle nove canzoni (manca solo Zucca Pelata) contenute in Ci vuole un fiore, a cui sono state aggiunte Il Pappagallo e Girotondo intorno al mondo, e le nuove versioni dei brani, che si confermano straordinariamente attuali, valorizzano pienamente la poesia degli autori, la bellezza, l’ironia, il divertimento.
Si inizia con Paolo Brancaleoni, che dopo un’introduzione recitata di Dario Fo, interpreta con tanto di banda e cori di bambini un’irresistibile e spontanea versione di Napoleone; seguono Alessio Lega, interprete anche dal vivo di brani di Endrigo per l’infanzia, che canta Il Pappagallo da L’Arca, uno dei brani più famosi con la poesia del testo di Vinicius de Moraes, Massimo Lajolo che esegue in chiave di ballata folk-irish Le parole, Alessandro Hellmann e Carlo Amata (Têtes de Bois), che ci regalano in chiave rock-blues Mi ha fatto la mia mamma, un primo timido esempio di educazione sessuale, e Cinzia Fontana con una versione allegra e ricca di Ci vuole un fiore, brano notissimo, fra i migliori in assoluto di Endrigo.
Roberto Giordi ci offre una delicata, soffice, minimale Girotondo intorno il mondo, a mio avviso tra le più belle canzoni italiane pacifiste e contro la guerra, mentre Giuseppe Righini con Francobeat, con grande uso di elettronica, stravolge Il bambino di gesso; Carmine Torchia esegue una sognante versione folk-pop di Ho visto un prato, mentre Isa una scatenata e allegra versione rock di Un signore di Scandicci.
Chiude il disco Rosario Di Bella con Non piangere, lenta, dolce e sognante, pura poesia.
Qualità e contenuti anche nelle canzoni per i bambini, rivitalizzate da nuovi, diversi e freschi arrangiamenti che ci hanno riportato piacevolmente queste canzoni di molti anni fa.
Endrigo diceva ”per scrivere parole di canzoni per bambini bisogna essere dei poeti o dei furbastri": la risposta la conoscete sicuramente.
Un sentito grazie a Maremosso che con questo primo lavoro inaugura un ciclo di pubblicazioni sul tema: aspettiamo i prossimi capitoli.