Aa.vv. Parole liberate
2022 - Baracca & Burattini/The Orchard
Se può servire la musica, la cultura, è proprio a fare riflettere quanti parlano a sproposito, e illuminare le menti all'empatia, sempre poco praticata, persino da chi crede di esercitarla: a questo tende il progetto di Parole Liberate, ora concretizzatosi in un disco prezioso, unico.
Partito nel 2014 da un bando, creato dall’associazione di promozione sociale Parole liberate: oltre il muro del carcere, emanato dal Ministero della Giustizia, in cui veniva proposto ai detenuti di scrivere un testo che sarebbe diventato canzone, grazie al contributo di importanti artisti della scena musicale italiana, è divenuto un'importante occasione di inclusione, di espressione di creatività, di eco fortissima, che parte dal carcere e giunge fino a noi.
Quattordici sono i brani di questo album, pubblicato da Baracca & Burattini e stampato anche in versione CD, a cui seguirà una serie di incontri e spettacoli in alcune carceri italiane e in luoghi esterni, che vedranno la partecipazione degli artisti coinvolti.
La voce dei detenuti suona alta e chiara nelle parole da loro scritte, e che hanno preso forma musicale varia ed espressiva grazie ad artisti di grande valore; ascoltando ad esempio Andrea Chimenti e Gianni Maroccolo cantare L'immagine di te ci si emoziona per un ricordo straziante; in Hotel Chimera, con l'intensa voce à la Nada di Petra Magoni e la chitarra parlante di Finaz, l'io narrante riesce a spingerci ad immedesimarci nella sua situazione; l'organetto diatonico di Ambrogio Sparagna colora di toni senza tempo la storia deandreiana raccontata in Per non credere.
Ma sarebbe ingiusto escludere altre prove di autore, poiché tutti i brani portano impresso in loro il segno inconfondibile di vite vissute, che solo apparentemente sembrano sprecate, ma che esplodono in tutta la loro energia, tinta di rimpianti, rimorsi, speranze e luci, e questo grazie a parole precise, quasi sorprendenti, nella loro ruvida schiettezza. Ma invitiamo ad ascoltare con attenzione gli Yo Yo Mundi ne La finestra, che a nostro parere riassume lo spirito di tutto il progetto, con le voci di Paolo Archetti Maestri e di Donatella Figus: "...poi tutto intorno rimbomba in niente...adesso sogna, sogna la mia mente...un raggio mi sfiora e mi colora, come ogni giorno, ogni giorno a quest'ora". Un ritornello che filtra tra le sbarre e arriva fino a noi, interpellandoci, interrogandoci. Risponderemo?