Perturbazione Musica X
2013 - Mescal
#Perturbazione#Italiana#Alternative #Synth-pop #Indie-rock #Pop
Potremo prendere Musica X e toglierlo di peso dalla discografia. Fingere che non sia il quinto album della band piemontese, dacché un discreto successo li colse all’uscita di In Circolo nel 2002, sesto considerando Del nostro tempo rubato come un “doppio”, ma ottavo volendo contare Waitin To Happen, album interamente cantato in inglese, e l’ep 36, usciti entrambi nel 1998; e "accontentarci" di un oltre che gradevole album di canzoni italiane: pop, rock e gusto per la melodia distribuiti in perfetta misura. In questa sede però ci piace approfondire, per quanto possibile, scandagliando il passato, confrontandolo con il presente e tirando le somme, a modo nostro.
Il problema, dunque, almeno per chi scrive, resta l'immaginario di riferimento da cui attingono i Perturbazione, dicasi altrimenti cifra stilistica. Se all'inizio tutto quel fare poesia intorno allo stato adolescenziale appariva quasi una novità, almeno nell'Italia degli anni '00, a lungo andare la medesima formula sullodata – bellissimi e ancora vivi nella memoria In Circolo, Canzoni allo Specchio e quello che forse a posteriori risulta essere il loro apice Pianissimo Fortissimo – sembra mostrare un po' la corda. A dire il vero qualche avvisaglia dispersiva già s'intuiva nel penultimo Del nostro tempo rubato.
Il ragazzo che aveva freddo d'agosto – e che cercava (e trovava) il coraggio per affrontare la vita; ovverosia lo stesso che aspettava un sms "come se piovesse" e attraversa come un filo rosso ogni testo scritto dalla penna introspettiva e sognante di Tommaso Cerasuolo – in questa circostanza ce lo aspettavamo grandicello, scafato, e in grado di affrontare la vita con spalle larghe (e non strette come lo stesso Tommaso cantava nell'ormai lontanissimo 2005), quand’invece ce lo ritroviamo ancora pensante, impelagato a districarsi nelle meravigliose tenebre ancestrali e nelle relative ossessioni (anzi, Ossexione, brano che, lo devo ammettere, ogni volta mi tocca di skippare appena parte: “Sesso bagnato, duro, molle, consumato, lattice, gomma, vibrazione al silicone…” proprio nun je la faccio, mi perdoneranno).
Invece viene voglia di ributtarsi nei lavori scorsi; così da scoprire, anzi riscoprire, che qualche anno fa ispirazione, freschezza e spontaneità andavano di pari passo, risultando altresì più frizzanti e, appunto con tutta la vita davanti.
Citando Battiato verrebbe da dire "Si sente il bisogno di una propria evoluzione"; quello che consigliamo ai Perturbazione – ammesso e non concesso che necessitino di consigli - è proprio una (ulteriore) evoluzione, non tanto nello stile quanto nei testi: perché Tommaso è un tipo simpatico con una dote di naturale spontaneità, perché i Perturbazione trasmettono semplicità e allegria.