interviste
Perturbazione La rivalsa del pop
#Perturbazione#Italiana#Alternative Synth-pop Indie-rock Pop
Una nuova chicchierata con i Perturbazione, stavolta incastonata tra un
soundcheck |
Mescalina:
Cominciamo con una domanda fondamentale,
che potrebbe rivelare molto dei Perturbazione: ma voi tifate proprio tutti
per il Torino? |
|
Mescalina: Avete comunque fatto un disco più complesso … Gigi: Sì, è vero e in questo senso, appena uscito, sono arrivate subito un paio di critiche e lo dico perché anche questo rispecchia veramente il mondo in cui viviamo: non è possibile che dopo due giorni o addirittura prima che il disco esca, tu ti sia già formato un giudizio e abbia giù incasellato tutto. È allucinante che dopo due giorni sono già lì a dire che eravamo molto meglio con "In circolo", anche perché - lo dico proprio a livello di rivalsa personale - quando è uscito "In circolo", non se lo è filato nessuno … Tommaso: Se questo disco ha qualcosa in comune con "In circolo" è che è un disco diesel, cioè carbura piano, ascolto dopo ascolto … Gigi: Sì, hanno in comune una cosa fortissima: non sono due dischi che tu metti sul lettore e ti piacciono al primo colpo e un disco deve avere secondo me questa forza. Ma quando tutto viene etichettato, è una cosa che fa paura … non perché succede a noi … Mescalina: Hanno detto che manca una "Agosto"? Gigi: Sì, ma anche in "In circolo" ci dicevano che mancava una "Agosto" prima che "Agosto" riuscisse a far breccia! Rossano: … manca "Agosto" è la tipica considerazione finta intelligente nel senso che io vorrei vedere tutti quelli che dicono questa cosa dov'erano quando è uscito "In circolo" e c'era dentro "Agosto" che nessuno l'ha notata fino a quando MTV l'ha presa e l'ha resa quello che è diventata! Cioè mi fa rabbrividire questa gente che professa gusti in virtù di qualcosa che una grossa corporation, una multinazionale, gli ha reso popolare … allora se "Se mi scrivi" avrà successo, nel prossimo disco mancherà una "Se mi scrivi"? Mescalina: Infatti non è vero che al disco manca un vero singolo, perché "Se mi scrivi" … Tommaso: Difatti quello è il prossimo singolo! Esce a maggio… Gigi: In realtà i singoli non ci sono, non esistono: è una nostra concezione che viene dopo … Mescalina: Non ci sono fino a quando non lo diventano … Tommaso: Esatto. Uno non scrive i singoli: noi in realtà scriviamo dodici pezzi che nel nostro mondo ideale sono dodici singoli … se poi il nostro mondo ideale finisce per incontrare i gusti ideali di altri, può darsi che qualcosa diventi un singolo, ma non è che scriviamo dei pezzi per fare dei singoli … Gigi: È un po' come la concezione di Philip Dick secondo la quale ognuno ha il proprio mondo interiore e il nostro mondo interiore di sei persone è quello: nessuna delle canzoni è un singolo e ognuna lo è … proprio perché nessuno di noi è un singolo, ma ognuno di noi lo è … Mescalina: E invece lavorare con Paolo Benvegnù com'è? Un altro tipo di mondo ideale? Un altro mondo interiore? Gigi: Lavorare con Paolo è affascinante perché lui è un personaggio intrigante: è una persona che è insieme sia nerissima che allegrissima e lavorare con lui è bello, ma anche estenuante, perché ha dei ritmi di lavoro incredibili, non dorme mai … Con lui c'è stato un momento di forte empatia a livello umano prima del disco, poi abbiamo convissuto quaranta giorni come nelle migliori tradizioni alchemiche, cioè quaranta giorni durano sempre i processi alchemici e in questi quaranta giorni i metalli si trasformano in oro e lasciano anche dei residui di merda, ma siamo riusciti comunque a compiere questo processo … poi lui ha anche un modo di lavorare molto diverso rispetto al nostro, nel senso che noi eravamo abituati a portare in studio le cose più finite possibile anche per ragioni di costo, mentre per questo disco c'era più tempo e molte cose sono state anche rielaborate … Tommaso: Paolo veramente lavora per strati infatti alcuni pezzi sono un po' più sinfonici … Mescalina: Ma avete scelto lui proprio perché volevate lavorare in modo diverso ed arrivare a qualcosa di più complesso? Gigi: No, più che altro abbiamo scelto lui per una questione di percorsi di vita: ci siamo proprio trovati e conosciuti. Lui ha fatto dei concerti a Rivoli, uno organizzato da Tommaso e uno acustico da me, poi è venuto a vederci dal vivo e per combinazione abbiamo avuto la possibilità di condividere momenti anche al di fuori del concerto. A noi poi piaceva molto il disco suo e ci siamo attratti come persone oltre che come musicisti. E poi essendo lui un produttore, quando abbiamo pensato ad una settima persona da mettere insieme a noi in modo che potesse rappresentare una sorta di sponda critica rispetto al nostro mondo imploso, il nome che ci metteva d'accordo tutti era quello di Paolo Benvegnù … Mescalina: È stata la prima volta che avete avuto un produttore? Gigi: In realtà Fabio Magistrali in "In circolo" ha svolto quel ruolo, anche se poi si tratta di co-produzione nel senso che su alcune cose lui ha veramente messo una mano forte, come ha fatto anche Paolo … Mescalina: Come su "Canzone allo specchio"? Gigi: Eh, sembrerebbe "Canzone allo specchio", ma invece è "Spalle strette" che è diventata quasi una sua creatura. L'equivalente di "In circolo" è "Per te che non ho conosciuto", che addirittura stavamo per mettere fuori dal disco, perché non avevamo trovato una formula con cui farla quadrare … Fabio si era innamorato di "Per te che non ho conosciuto" e Paolo di "Spalle strette": mi viene dire che sono stati i pezzi in cui siamo stati più snaturati tra virgolette, perchè sono stati proprio cambiati … meno male! Mescalina: Con lo stesso criterio basato sui rapporti umani avete scelto anche gli altri ospiti che ci sono nel disco? Gigi: Assolutamente sì, anche perché pensavamo ad un momento celebrativo in cui raccogliere alcuni musicisti della nostra generazione visto che c'è questa specie di scena musicale italiana indipendente, che poi in realtà indipendente non lo è più e che è diventata in un certo senso una scena che sta sotto quella che è la realtà del nostro paese … speravamo di raccogliere in questo disco anche gli echi della nostra generazione poi per questioni di soldi, di tempi e di spostamenti non ci siamo riusciti … Mescalina: E a proposito di scena mi sembra che con il progetto Cassetta Acustica stai mettendo insieme parecchi elementi interessanti, non solo di Torino … Gigi: Sì, è venuto Bugo, è venuto Davide Toffolo, poi abbiamo chiamato Marcilo Agro e anche Paolo Benvegnù: una delle cose belle è scoprire che ci sono certe realtà e proporle umanamente … soldi ce ne sono pochi, però cerchiamo di offrire il massimo, c'è un clima bello e poi davvero nascono delle serate interessanti, delle collaborazioni … il minimo comun denominatore è che tutti quelli che vengono li abbiamo conosciuti e poi questo progetto per me nasce in reazione ai concerti che ha organizzato Tommaso: una cosa per cui mi piaceva lui come persona era che si sbatteva per certi ideali e per la musica dal vivo anche dove nessuno la faceva … Tommaso: Ma io non ho più l'età, cioè non ce la faccio più! Mescalina: Quindi è stata una sfida nei suoi confronti? Elena: Guarda, sei uno dei pochi a cui lo dico, ma io e Gigi siamo sposati solo che marito e moglie sono loro due! Mescalina: Altro che sfida, questa è gelosia! Elena: Eh, loro hanno questo rapporto di dipendenza anche un po' perverso: è la vera natura del loro rapporto … Gigi: no, siamo solo molto solidali Poi sai, ad un certo punto Cristiano ha messo su l'etichetta de I Dischi dell'Amico Immaginario, Elena insegnava musica nelle scuole, Tommaso organizzava concerti e Stefano anche lui ogni tanto si dava da fare, così l'unico che doveva lavorare sempre all'esterno della musica ero io! Per cui mi sono rotto i coglioni e ho detto "Adesso organizzo anch'io qualcosa!" … quindi alla fine è solo rivalsa!!! Mescalina: … e viene sempre fuori la natura dei tifosi del Toro… |