Aa. Vv. Stagioni. Tributo ai Massimo Volume
2023 - Nos Records/ Believe Music
Un atto dovuto ed essenziale il tributo Stagioni ideato dalla piccola, ma produttiva, etichetta salentina Nos Records, per festeggiare il trentennale della band bolognese che nel 1993 dava alle stampe il loro primo lavoro Stanze, un disco indispensabile e fondamentale che ha dato inizio alla parabola musicale chiamata Massimo Volume e che si è imposta sulla nostra scena grazie al prezioso connubio tra “le raffinate partiture musicali di matrice post – rock e le liriche recitate di Emidio Clementi”.
Quella di Stagioni si presenta come una scaletta organizzata metodicamente in ordine cronologico partendo già con una perla suggestiva, come la reinterpretazione straordinaria di uno dei primissimi brani della band La processione della Madonna dei Porci (contenuto nel Demo Nero del 1992) da parte di Maverick Persona, nuovo progetto musicale del “guru” brindisino Amerigo Verardi, tra l’altro Direttore Artistico della NOS Records, insieme al giovane producer brindisino Deje.
Un omaggio alla quale hanno partecipato diversi esponenti della nostra scena musicale underground, ma anche alcuni inaspettati ospiti d’eccezione come Francesco Bianconi dei Baustelle nell’inusuale versione di un brano proprio di Stanze come Ronald, Thomas e io e Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus accompagnato dai Ninotchka con quel piccolo capolavoro de Il primo Dio tratto da Lungo i bordi del 1995.
Decisamente interessanti anche gli omaggi del duo Collini – Reverberi con il progetto Spartiti della rilettura del brano Qualcosa sulla vita (Da qui, 1997), di Marco Ancona e i I Fucilieri di Sua Maestà Britannica con una versione più rock di Priveé (Club Priveé, 1999), Cesare Basile con La città morta (Da qui, 1997), Giovanni Succi (Bachi Da Pietra) con In un mondo dopo il mondo (Cattive abitudini, 2010) e degli stessi Bachi Da Pietra con Litio (Cattive abitudini, 2010), versione contenta nello split/Ep realizzato in collaborazione con la band bolognese nel 2011.
Senza tralasciare gli omaggi della “leva musicale pugliese” come C. F. F. e Il Nomade Venerabile (Fred), Elius Inferno (Vedremo domani), Vittorio Nacci (Dymaxion Song) e Ninotchka con la loro particolare versione trip-hop di uno dei migliori brani dei Massimo Volume come Le nostre ore contate.
Stagioni è un modo affasciante e suggestivo come un altro per ripercorrere la carriera di una delle band essenziali della scena musicale del nostro paese, una realtà musicale fiera e mai incline “alle mode del momento” e che ha sempre perseverato nel suo intento quello di conquistarsi una fetta di pubblico, miscelando (post)rock e letteratura, per la sua “originalità e capacità espressiva”, ma soprattutto per quella sua abilità innata di rappresentare il malessere quotidiano con un cantato e un suono unici nel suo genere.