Bachi Da Pietra ACCETTA E CONTINUA
2023 - Garrincha Dischi/Columbia Records/Sony Music Italy
Metamorfosi dopo metamorfosi, la creatura concepita da Giovanni Succi e Bruno Dorella, ai quali dal 2021 si è aggregato anche Marco Batelli (ex Il Teatro Degli Orrori, attualmente Non Voglio Che Clara), prosegue il suo percorso artistico, fiero e indipendente, con un nuovo bozzolo musicale, l’ottavo, dal sintomatico titolo ACCETTA & CONTINUA.
Quella dei Bachi Da Pietra, evidenziata anche da questo nuovo lavoro, è una persistente e anomala controtendenza, rispetto a molte altre realtà musicali degli ultimi anni, di affrontare tematiche scomode incentrate sulla quotidianità che ci attanaglia; infatti ACCETTA & CONTINUA “è un’affermazione indispensabile a proseguire, nonostante tutto, nel mondo. Ma può diventare anche una domanda: fino a che punto siamo disposti ad accettare che le cose continuino uguali, prima di mettere in atto una qualche forma di cambiamento?”.
Perfettamente focalizzato sul nostro presente, è un disco provocatoriamente teso a realizzare una critica radicale dei nostri tempi, senza filtri, e lo si evince da tutti i dieci episodi qui contenuti.
Partendo dall’ottimismo ironico del brano iniziale Meno Male ("e meno male per san Gennaro si squaglia sangue senza uno sparo/ mentre l’impero del Vaticano tiene a bada il diavolo/ e meno male per l’Andocazzostan ci sono i social e le rockstar"), i testi di Succi si rivelano diretti e spietati senza troppi giri di parole; ne sono un esempio brani come Nel mio impero, Buster Keaton, Fuori c’è il vicino e Mussolini: quest’ultima, ad esempio, punta il dito su quegli aspetti (carisma, miraggio, raggiro) tipici del personaggio vincente che ritroviamo nel “grande talent show della realtà contemporanea”.
In Mai fatto 31 la critica diventa una personale presa di coscienza ("tutti si credono aperti e i risultati li vedi/ hanno una grande opinione di sé/ tutti una grande opinione di sé/ quanto a me, non ho mai fatto trentuno"), mentre nella title-track la presa di coscienza diventa un monito generale ad “accettare e continuare”, con il termine “accettare” che assume la duplice valenza.
Prodotto, registrato e mixato da Marcello Batelli, dal punto di vista musicale il disco sviscera un mix sonoro singolare, che da una parte rimanda alle sonorità analogiche dal sapore blues e noise (Meno male e Fuori c’è il vicino), tipiche dei primi dischi, dall’altra invece continua quel percorso intrapreso negli ultimi anni contaminato dall’elettronica (Invano), ma non solo: sferzate stoner (Nel mio impero), trip-hop dagli accenti post-punk (Mussolini), accenni hip-hop (Buster Keaton) e ritmiche ipnotiche (Al belcanto).
Provocatori, ruvidi, a tratti anche oscuri, sono tornati i Bachi Da Pietra e a noi non può che far piacere: “i Bachi Da Pietra sono il risultato della loro storia e delle loro scelte, come tutti noi d’altronde”.