Aa. Vv. Il dono – tributo ai diaframma
2008 - Autoprodotto/ Self Distr.
Ora queste piccole avvisaglie hanno preso forma in un disco dedicato interamente ai Diaframma dal titolo, “Il dono”. A tributare l’arte poetica di Fiumani troviamo diverse band ed artisti della scena indie nostrana, ognuno con il proprio stile e con la propria inconfondibile verve a plasmare le canzoni di un repertorio vasto e variopinto come quello del cantautore fiorentino.
Setacciando le diciassette tracce che compongono il tributo non passano certo inosservati gli ospiti più illustri: sorprendete, infatti, l’impronta che i Marlene Kuntz lasciano sul brano (forse) più rappresentativo della carriera diaframmatica come “Siberia”; a seguire “Lode ai tuoi amici” dei bolognesi Santo Niente poco convincente; ed un’insolita “Gennaio” dei Tre Allegri Ragazzi Morti che lascia prima perplessi, ma dopo un ascolto più accurato conquista e non poco.
Anche le nuove leve non sono da meno mostrando una certa attitudine nelle loro esibizioni di canzoni che hanno fatto la storia dei Diaframma vecchia o recente che sia, spiccano tra tutte quelle di Dente (“Verde”), Il Genio (“Il telefono”), Super Partner (“L’odore delle rose”) e The Niro (“Io amo lei”).
Stupiscono inoltre le versioni de “I giorni dell’ira” dove il Nostro duetta con gli “squilibrati” pisani The Zen Circus, “Diamante grezzo” di Samuel Katarro, “Pasqua” della Oshinoko Bunker Orchestra e “Un giorno balordo” de Le Luci Della Centrale Elettrica, quest’ultimi memorabili nel ripercorrere parte delle frasi che più hanno reso celebre la poesia fiumaniana.
Infine, come ghost-track non poteva mancare uno straordinario Bobo Rondelli (ex Ottavio Padiglione) con una chicca: “Canzone per orchestra” una versione molto rivisitata del brano “Grazie davvero”.
“Il dono”, momenti poco convincenti compresi, rappresenta il giusto tributo ad un’artista di cui ormai abbiamo detto di tutto e di più e di cui è inutile sottolinearne l’importanza.
Unica pecca l’assenza forzata dei Baustelle con la cover “Il disco dei Replecements” dettata dall’etichetta della band di Montepulciano.