John Hiatt Live Report del 10/07/2018
Pietro Cozzi − L`antipasto abbondante e di alta qualità lo avevamo già gustato la primavera scorsa: a Chiari, inespugnabile roccaforte della buona musica nella pianura bresciana, aveva fatto tappa... continua
Pietro Cozzi − L`antipasto abbondante e di alta qualità lo avevamo già gustato la primavera scorsa: a Chiari, inespugnabile roccaforte della buona musica nella pianura bresciana, aveva fatto tappa... continua
Laura Bianchi − Scrivere di John Hiatt, sessantaduenne singer-songwriter di Indianapolis, al suo ventiseiesimo album (il ventiduesimo in studio) è facilissimo e insieme difficile: facile ascoltare il pugno... continua
Andrea Furlan − Con consumato mestiere, negli ultimi tempi addirittura con cadenza annuale, John Hiatt continua a pubblicare album di buon livello, senza particolari cadute di tono e sempre piacevoli... continua
Maurizio Pratelli − Questo nuovo disco di John Hiatt è un lavoro onesto, che si mette in tasca, a fatica, tre stelle. Non una di più. Lontano da “Bring The Family”, capolavoro che tutti conoscono, soprattutto... continua
Christian Verzeletti − Ancora prima di ascoltare questo cd, già mi ponevo una domanda: “Sarà il solito disco di John Hiatt?”. Non perché chieda a John Hiatt di portare qualche novità o di mutare sé stesso, cosa... continua
Christian Verzeletti − John Hiatt è quello che si definisce un “rocker di razza”, con tutti i pregi e i limiti che questo porta con sé: da una parte i suoi dischi affermano un suono fatto di qualità e di... continua
Christian Verzeletti − Un nuovo disco di John Hiatt porta alla ribalta ogni volta antichi umori, assopiti nel tempo e legati a un rock che oggi potrebbe apparire un po´ datato. Cerco di raccogliere un minimo di... continua
Fabio Baietti