Leandro Diana Bring It On
2023 - Autoprodotto
In precedenza la sua carriera musicale ci aveva regalato Postcards From Nowhere (2013), poi un extended play (EP) con 5 brani e outtakes come in Accept and Continue (2020) e subito dopo Dirty Hands and Gravel Roads (2020) dal piglio rock americano.
Dal vivo è uno spettacolo, le canzoni dicono la verità, i cantanti no. Dopo anni di band e
collaborazioni con alcuni dei migliori musicisti roots and blues di Milano, si è deciso e ha raccolto i migliori musicisti che avrebbe potuto sperare formando il Leandro Diana Blues Quintet con gente del calibro di Deneb Bucella alla batteria, Andrea Palumbo all'armonica, Ale Porro al basso e Attilio Little Til al pianoforte (quest’ultimo uno strabiliante Jerry Lee Lewis nostrano del giorno d’oggi).
Nel frattempo conosce /collabora / suona sempre nell’ambito del blues classico e tradizionale con musicisti dell’area milanese come Max Prandi, Ruben Minuto, Denny De Stefani, Marco Limido, Luca Andrea Crippa, Enrico Damiani, Ale Porro e tanti altri) avvicinandosi sempre più la sua scrittura decisamente “roots”, alle radici blues, soul, gospel e country, ma dal marchio decisamente americano.
Il nuovo album è stato preceduto il 25 agosto 2023 dal singolo Drive, una ballata decisamente
intensa, soffusa e riflessiva. Ora nel nuovo album Bring It On, la band è costituita da Leandro Diana (voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, slide, resonator) in perfetto stereo sul canale di destra, Luca Andrea Crippa (chitarra elettrica, lap steel, cori) sul canale di sinistra, Francesco Michele Naccarato (basso, cori), Deneb Bucella (batteria, cori). Tra gli ospiti Andrea Palumbo (blues harp ossia armonica), Enrico Damiani (piano, organo hammond), Ruben Minuto (cori).
Nove canzoni in totale, di cui due splendide cover, come Crazy ‘bout an Automobile (Every Woman I Know) incisa per la prima volta da Billy “The Kid” Emerson nel 1955 e 1957 e da Ry Cooder nell’album Borderline nel 1980 e Train to Birmingham di John Hiatt nel 2011, un brano che venne per primo inciso da Kevin Welch And The Overtones nel suo album Western Beat nel 1992. L’iniziale A Good Place to Start è una ballata in stile country texano alla Guy Clark, Every Single Smile è R and B in stile Stax, mentre Dirty Faces è in chiave gospel. Forget to Sing è decisamente blues. Un disco senza fronzoli o effetti speciali, suonato come si deve, cantato decisamente bene da Leandro Diana che in poche parole ci propone della sana musica Americana, titolo che viene ora dato alla musica a stelle e a strisce e felice connubio tra rock, country, soul e blues. Diana ha mixato, arrangiato e prodotto il suo disco e con ottimi risultati. Il sound è deliberatamente grezzo, crudo, per catturare meglio le sensazioni vissute da una band che suona dal vivo in studio: promosso a pieni voti.
L’album è disponibile sia in streaming su Spotify sia in download, su Bandcamp, ma anche in
compact-disc, o lo potete acquistare sul sito www.leandrodiana.com.