La riproduzione dei fiori<small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Marco Parente La riproduzione dei fiori

2011 - woland

28/03/2011 di Alexandra Lagorio

#Marco Parente#Italiana#Canzone d`autore

Una foto dell´autore con una maschera multicolore che lascia intravedere solo gli occhi.
La copertina del sesto album in studio di Marco Parente, La riproduzione dei fiori, riassume perfettamente lo spirito del disco: versi criptici e suoni ovattatti che esplodono in immagini ad effetto ed arrangiamenti corposi e ricchi di sfumature.

Non è un compito facile riassumere una carriera solista lunga cinque dischi e più di dieci anni, piena di progetti sempre diversi tra cui spettacoli teatrali (Paradiso, Inferno, Piano Terra (2001) e Il Rumore dei Libri (2005) per citarne alcuni), un disco live con la Millenium Bug Orchestra, L´attuale jungla (2004) e numerose collaborazioni con CSI, Bollani, Consoli, Agnelli, Fiori (Betti Barsantini) e Benvegnù (Proiettili buoni). 
Forse anche a causa di questa sua poliedricità Parente è sempre stato classificato da critica e pubblico come un artista "difficile" ed effettivamente i suoi lavori non si possono descrivere e interpretare senza correre il rischio di cadere in banalizzazioni: i suoi dischi vanno soprattutto ascoltati e con attenzione.
Solo così è possibile entrare nel mondo immaginifico delle sue canzoni che raccontano l´amore e la vita con risvolti esistenziali profondi, riferimenti sociali critici e amaramente ironici, sempre nella totale assenza di retorica (non tutti sarebbero infatti in grado di scrivere un brano come La riproduzione dei fiori senza rimanere impigliati nell´aura baudleriana del maudit).  

Abbandonate le influenze buckleriane dei primi lavori più pop e messe da parte, anche se non del tutto, le atmosfere più ricercate alla Talking Heads (soprattutto lato Byrne) dei due album precedenti Neve (Ridens) e (Neve) Ridens (rispettivamente 2005 e 2006), Parente regala dopo una sosta di 5 anni un disco di cantautorato di grande qualità, eclettico, come lo stile a cui ormai ci ha abituati.
Sono presenti infatti echi funk (Badman), sonorità tra il jazz e il dub (Dj J), ballate più classiche (C´era una stessa volta), canzoni d´amore in perfetto stile "Parente" (Dare Avere), un riferimento esplicito a Sympathy for the devil dei Rolling Stones (L´omino patologico), oltre a chitarre e archi alla Drake (Sempre), in parte dovute alla collaborazione con Robert Kirby, storico arrangiatore del folksinger inglese. 
Agli arrangiamenti hanno inoltre collaborato i musicisti che hanno suonato nel disco, tra cui un ispirato Asso Stefana alle chitarre, che segue il cantautore napoletano ormai da anni.  

"La riproduzione dei fiori" è un ulteriore punto di maturazione e porta avanti il lavoro di cura dei testi e per i suoni che rende Marco Parente uno degli elementi più interessanti del cantautorato nostrano degli anni zero.

Track List

  • Il diavolaccio
  • La riproduzione dei fiori
  • C´era una stessa volta
  • Sempre
  • La grande vacanza
  • Badman
  • L´omino patologico
  • Il diavolo al mercato
  • Dj J
  • Shakera bei
  • Dare avere

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