Cheap Wine Yell
2022 - Cheap Wine
Non potrebbe spiegarsi in maniera diversa la costante evoluzione complessiva di una band che non mostra segno alcuno di cedimento alla stanchezza o all'usura del tempo che, di certo, poco galantuomo è stato nei confronti di questio ragazzi. perchè chi scrive pensa che avrebbero potuto diventare anche delle star, ma non certo in questo paese che ha una cultura (??) musicale che viaggia su altre direttive. Yell è un disco sorprendente per la bellezza delle canzoni che allargano l'orizzonte musicale della band, segnandone una maturità ed una caratura che colpisce.
Yell è un album compatto, ma stordente nel suo turbinoso incedere, con pezzi che lasciano il segno come il trittico finale che vede scorrere in sequenza The Devil Is Me, Colors (devastante e assassina), e l'allmaniana The Last Man On The Planet, con un Michele Diamantini semplicemente strabiliante, mentre Alessio Raffaelli irretisce l'ascoltatore con le note di un hammond che ci proietta in altri tempi, e la micidiale rhythm section saldamente nelle mani di gente come Alan Giannini (batteria) e Andrea Giaro (basso), detta i tempi senza fare sconti ne concessioni, consegnandoci, a mio avviso una vera e propria signature songs. E poi come non notare la voce di Marco che si abbandona a toni dolci, quasi fiabeschi in certi momenti.
Ed i segnali che questo sarebbe stato un grande disco arrivano fin dall'inizio quando Greedy For Life, e, sopratutto nella fantastica calvalcata di No Longer Slave che avrebbe potuto durare per non so quanto. La title track è un pezzo che avrebbe potuto uscire dal songbook di Tom Petty. La senti è non te la levi più dalla mente. Un pezzo grandioso e bellissimo.Your Fool's Gold immerge in atmosfere quasi folk/psichedeliche. Sun Rays Like Magic, torna dalle parti di Petty (che proprio cinque anni fa ci lasciava) e dei meravigliosi Heartbreakers, specie quando il pezzo arriva alla parte centrale.
The Scent Of A Flower potrebbe essere stata una canzone di Dreams, lenta, quasi ciondolante ma semplicemente deliziosa da ascoltarsi con quel drumming essenziale e la chitarra che si poggia sulle tastiere. Floating è lunga, lenta dall'incedere avvolgente, prepara il terreno all'incendio finale. Registrato come da tradizione allo Studio Castriota di Marzocca in provincia di Ancona, prodotto dai Cheap Wine as usual, con la copertina opera di Alessandro Baronciani, Yell si candida ad essere una delle vette in ambito Rock, e non solo della musica italiana.
Consigliatissimo!!