Marcello Matranga − Ho avuto modo di poter assistere a concerti diversi di Ry Cooder nel corso degli anni, con formazioni diverse, tra cui quello ascrivibile ai Little Village a Correggio (Re). Uno è rimasto... continua
Marcello Matranga − Forse la domanda più giusta che gli appassionati di Ry Cooder si porranno è: "da quanto Ry non pubblicava un disco così bello?" Già da quanto tempo?... continua
Andrea Furlan − Il modo in cui una persona tratta il proprio cane può dire molto di lei. Su questa asserzione si basa Mutt Romney Blues, il brano che apre disco, che narra di come quel bastardo (questo... continua
Gianni Zuretti − Da che ho iniziato ad inquadrare Ry Cooder come musicologo, ciò accadeva più o meno ai tempi di Chicken Skin (1976), il suo mix inconfondibile tra blues, Tex-Mex, folk e musica hawaiana... continua
Christian Verzeletti − È ormai prassi che ogni disco di Ry Cooder venga lodato come un lavoro importante, utile a capire realtà storico-musicali andate perdute. Buona parte della stampa si impegna poi a sostenere quanto... continua
Christian Verzeletti − Quello che una colonna sonora dovrebbe sempre essere: un disco a sè oltre che un accompagnamento alla pellicola cinematografica. “Paris, Texas” è entrambe le cose, che la si consideri un corpo... continua
Christian Verzeletti − Dopo il Messico, l’India, il Mali e Cuba, Ry Cooder ha deciso di rivolgere la sua ricerca verso casa, ovvero verso i dintorni di quella Los Angeles degli anni ’50 da cui mosse i primi... continua
