The Richmond Sessions<small></small>
Jazz Blues Black • Gospel • R&B Soul Blues

The Sherman Holmes Project The Richmond Sessions

2018 - M.C. Records

02/05/2018 di Giovanni Sottosanti

#The Sherman Holmes Project#Jazz Blues Black#Gospel #Sherman Holmes #The Ingramettes #Joan Osborne

Gli occhi come due fessure sul volto segnato dagli anni. Ne ha viste tante e tante ne potrebbe raccontare il buon vecchio Sherman, a cominciare dalle dolorose perdite del fratello Wendell e del fido Popsy Dixon, entrambi morti nel 2015 a pochi mesi di distanza. I tre erano stati compagni di avventura negli Holmes Brothers, il rinomato gruppo della Virginia che per quindici anni ha battuto le strade sterrate e polverose di un blues sanguigno e verace, commisto con elementi soul, r&b, funk, gospel e country. Dopo tre anni da quando è rimasto solo, Sherman decide che è arrivato il momento di riprendere il cammino dal punto in cui era stato interrotto.

Questo suo Sherman Holmes Project è stato registrato a Richmond, Virginia, perché l'aria di casa è sempre la migliore. Se poi inizi il disco con un pezzo intitolato Rock Of Ages allora sei nella direzione giusta, devi solo sciogliere le corde vocali e lasciarti andare, perché il canto è corale, gospel, fluisce il blues insieme al soul, torna a scaldarsi il cuore, qualcosa dalle parti di Levon Helm e The Band invade il tuo stereo e gira maledettamente bene. Liza Jane arriva dalla penna di Vince Gill con un taglio da blues rurale e scuro, un dobro ricama puntuale, la voce di Sherman ha i colori del bayou, un incrocio tra John Fogerty e Ted Hawkins.

Ormai la strada è ben tracciata, non puoi sbagliare e se pensi che Don't Do It di Holland, Dozier, Holland apriva Rock Of Ages, il mitico doppio live di The Band, allora direi che ci siamo davvero. I Want Jesus è gospel allo stato puro, oltre alla voce di Sherman, esplodono in tutta la loro emozionante potenza le vocalist The Ingramettes, al secolo Almeta Ingram-Miller, Cheryl Marcia Maroney e Ann Cunningham. Prosegue il viaggio nel soul- blues con Breaking Up Somebody's Home di Al Jackson, prima che il disco si apra ad uno dei momenti più intensi e suggestivi. Dark End Of The Street non ha bisogno di presentazione alcuna, Sherman è accompagnato alla voce da Joan Osborne e la versione che ne viene fuori e di quelle che lasciano il segno, calda struggente e con i colori del tramonto.

Sherman scende di nuovo per strada, in Lonesome Pines di Jim Lauderdale dobro e mandolino fanno la parte del leone caratterizzando un brano di matrice country roots. E' arrivato il momento di scendere al fiume, perché il richiamo di John Fogerty e dei suoi Creeedence non lo puoi ignorare e allora "take me back down where cool water flow". Versione scarna ma potente al tempo stesso, swamp boogie come nella tradizione migliore, voce nera, incredibile, dalle parti di El Cerrito possono dormire sogni tranquilli. Wide River è un altro gospel traditional da brividi, perfetto da cantare in chiesa, in un crescendo continuo di emozioni. C'è anche l'omaggio country bluegrass agli Stanley Brothers con White Dove, prima del finale in cui il gospel soul blues avvolge splendidamente Homeless Child di Ben Harper, rivestendola di colori nuovi, caldi e pulsanti. Bentornato Sherman, questa è casa tua.

Track List

  • Rock of Ages
  • Little Liza Jane
  • Don`t Do It
  • I Want Jesus
  • Breaking Up Somebody`s Home
  • Dark End of the Street
  • Lonesome Pines
  • Green River
  • Wide River
  • White Dove
  • Homeless Child