Van Morrison ..It`s Too Late To Stop Now...Volumes II, III, IV & DVD
2016 - Legacy
#Van Morrison#Rock Internazionale#Rock #Blue Eyed Soul #Folk rock #Caledonia Soul Orchestra
Da sempre considerato in generale uno dei più grandi live di tutti i tempi, l’originale It’s Too late To stop Now (Vol. I) era semplicemente una selezione di quello che oggi viene riportato in luce ma nessuna traccia del nuovo cofanetto fa parte del Vol. I; i tre live sono registrati benissimo, curati e mixati (come al solito senza nessun overdubbing) da mr Guy Massey (nome di spicco che ha lavorato anche sui remasters dei Beatles) e masterizzati da Vic Anesini ai Battery Studios di New York. Infatti fin dai primi minuti si rimane completamente rapiti dal suono pulito e tridimensionale, ogni strumento è veramente ben definito e distinto, in certi casi sembra veramente di essere sul palco, in mezzo ai musicisti, dentro la musica.
Per il resto, selezionare i momenti più significativi nell’omogenea qualità “aliena” del box non è cosa angusta, basta solo accettare di sentirsi spocchiosi, c’è di peggio nella vita.
Primo cd, Vol.II, Los Angeles:
Gli undici musicisti della fantastica Caledonia Soul Orchestra (tra cui si distinguono nomi come Jeff Labes al piano, Davis Hayes al basso, John Platania alla chitarra, Bill Atwood alla tromba, Jack Schroer al sax, etc..) si confermano, in ambito rock, una delle migliori espressioni musicali di quell’epoca. Il live parte subito a mille, la Come Running live seppellisce per bellezza la versione originale, con quel finale ripetuto …Come on run!, Come on run!. Sorprende fin da subito anche la sensibilità jazz di tutti i musicisti, la capacità di improvvisare in modo tremendamente naturale e spontaneo, Van su tutti; in questo sono di perfetto esempio The Way Young Lovers Do, spaziale, sciolta e musicale, con archi e assolo di tromba, la sublime Snow in San Anselmo, gemma rara nei suoi live e la fulgida bellezza di Brown Eyed Girl.
Poi un brivido dietro la schiena annuncia i panorami incantati della Caledonia più mistica: il traditional Purple Heather è da lacrime, che possono scendere senza ritegno già all’entrata degli archi, le ripetizioni a salire all around, all around, all around… the blooming heather, sembrano devastarti l’anima, e poi ancora i ricami di chitarra, una pioggia fitta di note fuoriescono dal piano di Jeff Labes mentre gli archi entrano e escono, il tatatata tatatata di Van che scorre la melodia, fino alla stasi finale, dove tutto si addormenta fino al risveglio scandito dagli applausi scroscianti. Ma l’estasi non è finita.
And… all …my… love… come… down…, le ripetute parole iniziali di Listen To The Lion sono già il tramite naturale verso la dimensione assoluta, astrale, Van qui regala emozioni difficili da spiegare, inside me, inside me, inside me…, in questa versione c’è una grandezza interpretativa ed espressiva tanto grande quanto la bellezza della vita, quanto un dipinto di Raffaello, un finale immenso…inside me, inside me…and we sailed, and we sailed…parole che si ripetono sostenute da un passo marziale….way up to Danmark, way up to Caledonia…. looking for a brand new start!, looking for a brand new start!, e poi, in modo sempre più intenso, il leone (l’anima) dentro di lui si libera e ruggisce nei modi più inimmaginabili, Van sembra veramente “cantato” da quella dimensione immateriale che ha sempre inseguito, posseduto da un linguaggio diverso e misterioso, dalla sua stessa musica (o musa); una serie di slanci emozionali talmente alti da sfiorare l’assoluto, la trascendenza.
A seguire tra le più belle sorprese c’è una sontuosa Hard Nose The Highway , poi una versione trionfale di Cyprus Avenue, e qui è obbligatorio fermarsi ancora.
Spesso pezzo finale dei suoi live anni settanta, Cyprus Avenue ha in sé tutti gli elementi più significativi dell’opera morrisoniana, quando entrano gli archi sembra di poter uscire da quella macchina e poter raggiungere quella ragazza tanto sognata, un amore platonico e divino che sembra rievocare le gesta letterarie di Dante e Beatrice, con quelle parole ripetute, infinite, nobody, no no no…nobody…stops me from loving you baby…; Cyprus Avenue è il racconto mistico di una via mistica, una via alberata di Belfast che ricorda “strane” esperienze vissute da Van nella sua infanzia, una via di guarigione spirituale immaginata in un’altra dimensione, per poi poterla finalmente toccare con mano, ...and all your revelation, and all your revelation, wait for me to come, wait, wait… baby, baby, baby… It’sToo late To Stop Now !!! Van ringrazia più volte e si congeda tra gli applausi.
Non è un caso che lo stesso Van the Man definisca questo periodo come il suo migliore di sempre dal vivo, dove, sempre a detta sua (e nostra direi), l’armonia con la Caledonia Soul Orchestra aveva qualcosa di veramente speciale.
Secondo cd, Vol.III, Santa Monica:
Il secondo cd regge l’urto emotivo del primo, la ballata soul standard Since I Fell For You di Buddy Johnson viene trasformata da Van in qualcos’altro, in un’opera d’arte incantevole, Wild Night rompe gli argini delle emozioni e inonda a strepitosi livelli.
La mai pubblicata I Paid The Price scritta con Platania, apparsa solo in qualche bootleg di pessima qualità audio, è (a buona ragione) uno dei pezzi davvero imperdibili di questo box. Avvolta da un’atmosfera romantica e con un testo sofferto “sei fredda come il ghiaccio” (parole dirette al rapporto oramai finito con Janet?), con piano e fiati protagonisti assoluti, il brano percorre sali e scendi di vibrante emotività, ci sono refrain con le consuete parole ripetute e i fiati in sincrono, che rimangono nella mente …over! and over! and over! and over again… un’intensità quasi mistica, Van è lo sciamano del blue eyed soul e questo è il suo rituale, poi ripete con forza don’t discriminated your angel !, fino al sussurro finale i paid the price. Bellissima, anzi di più.
Il fenomenale r&b Ain’t Nothing You Can Do che apriva il vol.I è qui in una versione altrettanto convincente, il piano viaggia impazzito con tutti gli strumenti che gli corrono dietro, ma la voce invasata di Van su tutto, al limite dei suoi registri.
Il pezzo successivo, una versione strepitosa di Sweet Thing, già conosciuta dai fans del “burbero”per esser stata inserita nel notevole bootleg cd It’s Never Too Late, è meravigliosamente astrale, ovviamente l’audio fa la differenza; un’alternativa più che degna della versione studio originale. Stessa cosa per Into The Mystic, ennesima versione da manuale di un classico assoluto.
Terzo cd, Vol. IV, Londra:
Nella sua diffusa bellezza il terzo live di Londra sembra però avere una dimensione meno essenziale, leggermente più orchestrata, con la chitarra elettrica spesso in evidenza.
Di questo ultimo concerto mi preme evidenziare ancora Listen to The Lion, più fluida ma meno emozionale della stellare versione eseguita a Los Angeles, la seconda magnifica versione di I Paid The Price che aggiunge chitarra elettrica e coro, la scintillante versione dilatata di Sweet Thing, con altri sorprendenti assoli di chitarra nel bel mezzo del brano, la splendida Wild Children e infine il secondo capitolo Cyprus Avenue: altra grande versione (vedi sopra).
Una triste curiosità?: purtroppo l’assenza nei concerti della bellissima Tupelo Honey e la separazione con Janet (di quell’anno) sembrano inevitabilmente collegarsi.
Il DVD è un ottimo documento video di quest’ultimo concerto londinese, di cui riprende diversi brani, ma non è certo parte fondamentale del box.
Nella sua vastità ..It’s Too Late To Stop Now…Volumes II, III, IV & DVD riesce a regalare emozioni uniche; c’è qualcosa di religioso e soprannaturale in tutte queste performances, c’è una passionalità, un’intensità, una voglia di vivere la musica in modo libero, totale, come ragione di vita, e nonostante tutto (“faccio musica da uno spazio introverso per un business estroverso”) la sola cosa, come afferma lui stesso, che lo faccia sentire realizzato e a suo agio.
C’è la dimostrazione di come Van Morrison riesca ad esprimere veramente se stesso e la propria arte nella musica, entrandoci letteralmente dentro, tra pause e improvvise accelerazioni, chiaro scuri e contrasti emotivi quasi caravaggeschi, acuti lamenti (lo yarrrrragh per Greil Marcus) e ripetizioni vocali di matrice blues, aspetti interpretativi ancora oggi ineguagliati per intensità, emotività ed espressività. C’è la perfezione assoluta degli arrangiamenti che ricamano con la medesima grazia stilemi e ripetizioni astrali, impeto rock, sensibilità jazz, r&b e folk elettrico; e infine l’audio: come già detto, fenomenale. Un cofanetto da amare in toto e senza freni, anche perché qui, cosa speciale, senza freni è pure il suo autore.
Rispetto al vol. I la magnificenza di questo box “trascendentale” offre una sensazione di bellezza altrettanto evidente ma ha il pregio aggiunto di comprendere altri pezzi straordinari del catalogo morrisoniano; nel complesso quindi ancora più appagante anche se l’illustre predecessore può vantare, come opera in sé, una bella selezione senza versioni doppie (e similari) e l'assenza di un DVD che, onestamente, non aggiunge molto.
Detto questo per il sottoscritto ..It’s Too Late To Stop Now…Volumes II, III, IV & DVD ha già un posto sicuro nella valigia verso la “redenzione eterna” protetto da sua maestà Astral Weeks e insieme ad altre opere d’arte assolute.