Duets: Re-Working The Catalogue<small></small>
Jazz Blues Black • Blues • Blue Eyed Soul

Van Morrison Duets: Re-Working The Catalogue

2015 - RCA

23/03/2015 di Fausto Gori

#Van Morrison#Jazz Blues Black#Blues

Non è un mistero che i dischi del nuovo millennio, comunque sempre dignitosi, di “Van the Man”, oltre ad un paio di compilations, albums di covers e il nostalgico, storico concerto di Astral Weeks, siano scivolati progressivamente verso una stanchezza creativa che è andata di pari passo a quella fisica, palesata nei concerti degli ultimi anni (ridotti nei tempi per problemi di voce) e nelle dichiarazioni delle ultime interviste (non riesco più a fare tour, mi stanco troppo). Quindi con queste premesse, arrivato l'annuncio del progetto dei duetti con la RCA (chiaramente con un occhio rivolto al mercato), pur rappresentando una delle figure più ammirate e rispettate del mondo della musica, il rischio di flop artistico non era poi un'ipotesi così remota. Ma andiamo in ordine. In concomitanza dei suoi settant'anni, in Van Morrison ha prevalso l'esigenza di fermarsi, di tirare le somme, di chiamare a se, dopo aver cullato alcune precedenti esperienze (su tutte quelle con John Lee Hooker), tanti amici per condividere e rivivere una serie di pezzi della sua immensa discografia, quasi nelle sembianze di un concerto tributo.

Per fortuna, gli aspetti che sigillano la validità del disco non mancano: innanzitutto, la rinfrescata e rimodernata produzione (un bagliore di luce rispetto alle prevedibili sonorità degli ultimi albums), curata dallo stesso Van con il supporto decisivo di Don Was e Bob Rock, va ad esaltare le qualità certosine degli arrangiamenti, rinnovati e diversificati in modo ottimale. Non di secondo piano l' aspetto espressivo, emozionale e creativo del canto di Van che sembra ancora catturare lo spirito originario dei pezzi, con il solito approccio“live”, un canto forse più misurato rispetto al passato ma di conseguenza anche meno sforzato. Il timbro vocale, di contro, è come il miglior vino rosso. Per finire, si fa apprezzare la selezione mirata di brani poco conosciuti ma di gran valore e la lista significativamente scelta, dallo stesso Morrison, degli ospiti cantanti. Paradossalmente questo celebrativo ma non certo passivo progetto musicale, basato su pezzi già editi e ospiti di rilievo, riporta l'autore, dopo diversi anni, alla miglior “forma”, al suo talento innato di musicista, arrangiatore e cantante passionale.

Ascoltando i sedici brani della selezione è veramente difficile trovare pezzi poco riusciti, si potrebbe citare una Carrying a Torch eccessivamente similare al passato o il perchè di un'altra Get On With The Show, ma ci si deve davvero sforzare, nemmeno Real Real Gone con Bublè riesce a deludere. Per dare motivo sufficiente al nostro portafoglio di salutare qualche misera banconota destinata all'acquisto di questo disco basterebbe, da sola, la bellezza incantatoria di Wild Honey con Joss Stone, grazia musicale senza fine proveniente da Common One, o l'intenso spirito gospel tra compassione e redenzione della lontanissima If I Ever Needed Someone con Mavis Staples. Non sono da meno la favolosa Streets of Arklow con Mick Hucknall avvolta in raffinate strumentazioni dai toni pastello, Fire in the Belly spolverata e rilucidata insieme a Steve Winwood, il superbo bluesaccio How Can a Poorboy con Taj Mahal o il groove contagioso di Higher Then The World con George Benson, ma si finirebbe, in positivo, per citarli tutti.

Nel remake complessivo i duetti, che in generale non possono certo suscitare (nell'animo) le emozioni di un disco solista di inediti, emergono nella loro coesione, i nomi che ne fanno parte si calano benissimo nei pezzi scelti contribuendo ad un disco pieno di energia ritrovata e di vitalità che scopre, appunto, nella condivisione, una ragione plausibile per affermarsi. Duets:Re -Working The Catalogue sarà anche, per i motivi già citati, un disco prescindibile della discografia morrisoniana ma certamente ci mostra una qualità musicale e formale abbagliante.

Ad oggi forse il suo disco più godibile del nuovo millennio.

 

Track List

  • Some Piece Of Mind (with Bobby Womack)
  • If I Ever Needed Someone (with Mavis Staples)
  • Higher Then The World (with George Benson)
  • Wild Honey (with Joss Stone)
  • Whatever Happened To P. J. Proby (with P.J. Proby)
  • Carrying A Torch (with Clare Teal)
  • The Eternal Kansas City (with Gregory Porter)
  • Streets Of Arklow (with Mick Hucknall)
  • These Are The Days (with Natalie Cole)
  • Get On With The Show (George Fame)
  • Rough God Goes Riding (with Shana Morrison)
  • Fire In The Belly (with Steve Winwood)
  • Born To Sing (with Chris Farlowe)
  • Irish Hearbeat (with Mark Knopfler)
  • Real Real Gone (with Michael Bublè)
  • How Can A Poor Boy (with Taj Mahal)

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