live report
Van Morrison Belfast / Europa Hotel
Concerto del 23/01/2023
I posti sono liberi, quindi arrivando con largo anticipo, Filippo Mignatti e io ci accomodiamo proprio davanti al palco. Assieme a noi, una coppia che arriva dagli USA. Sento anche parlare tedesco. Qualche minuto prima delle 20, Van compare sul palco assieme alla band e il concerto ha inizio. Come sempre, nessun fronzolo. Van non dice nulla al pubblico, salvo a volte citare l’autore delle canzoni, e per tutto lo show un brano si sussegue all’altro, senza soluzione di continuità, per un'ora e 35 minuti di musica.
La scaletta è prefissata e una persona dello staff, al termine di ogni canzone, porta sul leggio i testi della seguente, mentre Van, rivolgendosi alla band, ricorda la tonalità. Morrison propone esclusivamente cover di classici, alcuni brani risalgono agli anni Venti, e si passa da vecchi blues, a skiffle, un calypso, un gospel. Gli arrangiamenti, come sempre, sono curatissimi, e ne esce un suono straordinariamente avvolgente.
Molto particolare, rispetto a quanto visto in altri live, l’uso dei vocalizzi in controcanto da parte non solo della corista, ma anche di molti membri della band, che intervengono alternandosi a Van durante gli intermezzi musicali, creando una ritmica trascinante e swingatissima. Van è in piena forma, voce potente come sempre, e si percepisce benissimo il suo personale piacere nell’eseguire i brani che fanno parte della sua giovinezza.
Che si diverta è indubbio: potreste mai pensare che addirittura gli scappi da ridere, intanto che canta un tiratissimo skiffle, dopo un assolo di washboard? L’uso del sax è moderato, più spesso si accompagna con una chitarra acustica e una elettrica, oltre che all’armonica. In generale, rispetto ad esempio al concerto della scorsa estate ai Kew Gardens, qui pare più attento, concentrato e motivato, e i suoni risultano meno “di routine”, più ricercati e fantasiosi.
La band, ovvio, è eccellente e affiatatissima, comprende alcuni musicisti che lo seguono da tempo, con l’aggiunta di un percussionista, Alan Wickett, spesso alla washboard. Van la dirige, come suo solito, evidenziando con un braccio gli stacchi e lanciando i musicisti nei vari assoli, a volte richiedendo qualche improvvisato cambio di strumento, ad esempio “guitar now” al posto del mandolino. L’amalgama è perfetto, il suono esce fluido, con molto spazio lasciato per le parti strumentali, e ne risulta una colonna sonora della musica che più lo attrae in questo momento, compresi alcuni brani più oscuri e misconosciuti, come lui stesso accenna presentando l’autore di uno skiffle.
Certo, suonare in un locale come questo, di fronte a un pubblico limitato, molto caldo, attento, competente, che sottolinea i passaggi con applausi e dimostra tutto il suo gradimento e affetto verso l’artista, aiuta nella riuscita di quello che è stato probabilmente il migliore concerto tra i numerosi di Van-The-Man a cui ho avuto la fortuna di assistere.
Queste sono le sedi ottimali per presentare questo tipo di programma, in cui l’artista può esprimersi al meglio e il pubblico può apprezzare appieno ogni sfumatura delle proposte musicali. Una nota di merito all’organizzazione, perfetta in ogni dettaglio: ovviamente durante il concerto il servizio ai tavoli è sospeso – come dovrebbe essere logico e doveroso fare sempre. Un ultimo cenno al prezzo: il concerto di Van Morrison, in un lussuoso hotel nel centro di Belfast, di fronte a 350 persone al massimo, è costato 90 sterline, incluse tasse e prevendita...
Musicisti:
Crawford Bell: chitarra acustica, tromba, seconde voci
Dave Keary: chitarre, mandolino, seconde voci
Paul Moore: basso elettrico, contrabbasso
Colin Griffin: batteria
Richard Dunn: tastiere, pianoforte elettrico, seconde voci
Jolene O’Hara: voci
Alan Wickett: washboard, percussioni
FOTO DI FILIPPO MIGNATTI
SETLIST
Freight Train
Sail Away Ladies
In the Evening (When the Sun Goes Down)
I’m so Lonesome I Could Cry
Gov Don’t Allow
Take This Hammer
I Wish I Was an Apple Tree
Travelin’ Blues
Oh Lonesome Me
Come On In
Streamline Train
No Other Baby
I’m Movin’ On
Cold, Cold Heart
Careless Love
Yonder Comes a Sucker
The Loving Light of Mine
Cotton Fields
Green Green Rocky Road
Worried Man Blues