Modena City Ramblers Venti
2014 - Modena City Records/Universal
In altre parole: a parte i kilt esibiti live con noshalance very scotland, i MCR non sanno cosa siano look e strategie di marketing: continuano soprattutto a darci dentro con le canzoni, Vent’anni giusti giusti che continuano a darci dentro. E dato che questo loro disco/dvd festeggia la ricorrenza, mi piace spendere due parole anche per i loro fan. Ciascuno ha il pubblico che si merita: quello che affolla i concerti dei Modena City Ramblers sarà composto da nostalgici/utopisti fuori tempo massimo, sarà pieno così di reduci della Pantera e dei G8, sarà fatto da agit prop di centri sociali, ma non scherza mica quanto a facce (e corpi) riflesso di vita & impegno autentici. Altro che lampadati ectoplasmi da top ten canterina.
Se mi avete seguito in questa lunga tirata anatomo-ideologica cascando dalle nuvole, o magari siete perplessi e non credete a una parola di quanto ho scritto, mandate a memoria testi e musica di questo cofanetto: si intitola Venti (appunto) e corona senza sbrodolamenti i due lustri esatti di attività musical-stradarola della band. I supporti audio-video rendicontano del concerto-fiume tenuto all’Estragon di Bologna il 15 marzo scorso, ma sono anche una specie di intro alla fenomenologia dei Modena: sparpagliato in tre ore e passa di musica senza frontiere (non solo Irlanda) c’è tutto ma proprio tutto quello che vi serve sapere della band. Dai suoi classici vecchi e nuovi (Ebano, I cento passi, Cent’anni di solitudine, Remedios la Bella, Grande famiglia, Clan Banlieu, Occupy World Street) ad alcune ballate di minore air play (I giorni della crisi, El Presidente), comunque attestate sul crinale imperituro (?)dell’impegno sociale.
Una storia da raccontare (e suonare e cantare e ballare) e difatti raccontata/declinata in ottica MCR, per trentuno diverse stazioni dai climi arrembanti, etnici, acustici, rock. Si inizia a passo sostenuto - il passo consueto, dettato dai fidati violino, fisa, basso, chitarra, batteria e il vocione di Davide "Dudu" Morandi a fare il resto -, si tira il fiato un po’ nella parte centrale del concerto – la scusa per un rispolvero del passato in veste acustica -, si riparte alla grande con le canzoni che affrescano come si deve un finale old fashion (Contessa e Bella ciao in primis), che chi non alza il pugno sanremiano è-è. Come a ogni gran galà (sia pure casual ed informale) che si rispetti non possono mancare i convitati illustri: quelli dei Modena hanno condiviso con loro palchi, strade e dischi in anni, lune e diverse circostanze. Ve li passo in rigorosissimo ordine alfabetico, sorvolando sul peso specifico di ciascuno: Stefano Cisco Bellotti, Vanja Buzzini, Arcangelo, Kaba Cavazzuti, Daniele Contardo, Jason McNiff, Luciano Gaetani,Giovanni Rubbiani. Ultima nota di credits: l’instant-cd è interamente realizzato dalla Modena City Records, (l'etichetta della band) e, considerato anche il ben di dio che contiene, viene distribuito (Universal) a un prezzo abbordabile: 20 euro circa: sante, benedette e spese benissimo. Fatevi sotto, ragazzi!