Lowlands Love etc...
2014 - Harbour Song Records / IRD
E’ infatti un disco diverso dai precedenti, che vira verso un folk soul venato di swing di grande fascino, fino ad arrivare in alcuni momenti alla canzone d’autore, che unito al tradizionale folk-rock della band ci consegna un lavoro di grande impatto anche emotivo sull’ascoltatore.
I dodici brani del disco nascono da due percorsi differenti, cinque pezzi sono stati scelti tra quelli registrati da una sessione acustica in studio ad inizio anno con Edward Abbiati e Roberto Diana, mentre i rimanenti nascono da sessioni in preparazione di un concerto live a Milano con la band arricchita da una sezione di fiati, per un totale di ben 14 persone sul palco, che hanno in qualche modo segnato un cambiamento nel suono della band e riportato i Lowlands in studio a registrare con la sezione fiati .
I testi raccontano di duri periodi personali, vicissitudini della vita, di morte, momenti di dolore ma anche di gioia, questo è quindi un lavoro che riflette grandi sofferenze ma lo fa in maniera composta, con sempre la voglia di cambiare pagina e guardare avanti, con speranza per il futuro, e la convinzione che l’amore vince comunque.
E’ un disco ricco di armonie, delicato, soffice, caldo, intimo, a volte melanconico e struggente, dove la voce di Edward Abbiati bella, dolce ed espressiva, viene ulteriormente valorizzata dalla bellezza e dal suono delle canzoni, dove peraltro Edward in diversi brani si limita solo al canto, forse consapevole delle sue potenzialità vocali o forse consapevole di quanto intimi e personali siano i testi che ha scritto e che vuole condividere con noi.
Il disco si apre con How many, bella e morbida ballata dove si capisce subito che il suono dei Lowlands è cambiato con sezioni di fiati, strumenti acustici e lap steel, ma è con la successiva title track (c’è anche un bellissimo video) Love etc .. , che Edward Abbiati firma forse la sua canzone più bella, un valzer lento ricco di profumi soul, di passione e di malinconia con un ritornello segnato con delicatezza dai fiati e che ti entra nella testa e nel cuore per sempre.
Difficile segnalare altri brani in un disco ricco di tante ottime canzoni, ma meritano una citazione particolare tracce come You, me, the sky & the sun, splendida nella sua spensieratezza e ricca di un sound molto sixties, la speculare You and I nera, drammatica, dove un quartetto di musicisti ci conduce nell’intimità di musica da camera venata di folk, Happy anniversary che, anche se con fiati in evidenza, è forse il brano più vicino al tradizionale sound dei Lowlands, My baby , con uno swing quasi jazz, e con un bell’assolo di Gnola, Doing time, splendida ballata impreziosita dalla lap steel di Mike Brunner, che ha svolto un grande lavoro in molti altri brani del disco, e la conclusiva Goodbye Goodnight dove i soli Abbiati e Bonfiglio alla fisarmonica ci regalano un un poetico ed intimo finale.
La band composta da Francesco Bonfiglio piano, organo, fisarmonica e Hammond, Roberto Diana chitarra acustica e slide, Alex Cambise chitarra acustica ed elettrica, mandolino, Antonio “Rigo” Righetti basso, Mattia Martini batteria, è decisamente affiatata ed in gran forma, arricchita da una potente sezione fiati con Andres Villani al sassofono, Claudio Perelli al clarinetto, Max Paganin alla tromba, Marco Grignani al trombone, e da grandi ospiti, tra gli altri Mike “Slo Mo” Brenner lap steel e lap bass , Maurizio “Gnola” Glielmo chitarra slide Resophonic, che formano un compatto tappeto sonoro a supporto della voce e delle storie di Edward Abbiati.
Lo stesso Abbiati ci aveva già deliziato durante l’anno con lo splendido album Me and the devil, in coppia con Chris Cacavas, e anche qui con i Lowlands conferma il suo stato di grazia e il suo talento regalandoci un album di grande bellezza e qualità musicale, con brani di alto livello ed alcune preziose gemme che rimarranno a lungo, confermando come ormai i Lowlands siano una delle più belle realtà indipendenti italiane.
L’album è disponibile anche in vinile, un altro piccolo segnale di amore per la musica e per un supporto che ha fatto sognare intere generazioni e che per fortuna sta vivendo una seconda giovinezza, un grande ritorno nelle scelte degli appassionati di musica.
Fortemente consigliato.