A Toys Orchestra Midnight (R)Evolution
2011 - Urtovox/Alabianca/Warner
Forti del successo ottenuto con Midnight talks, la piccola “orchestra di giocattoli” campana, senza deludere le attese, torna alla ribalta con un nuovo lavoro di pregevole fattura.
Riprendendo il filone artistico dell’album precedente, Midnight ®evolution rappresenta, per gli A Toys Orchestra, una particolare presa di coscienza civile sulla precaria situazione in cui ci troviamo a vivere. Quella della band, però, non vuole essere assolutamente una visione politica, non sventolano alcuna bandiera né tantomeno inneggiano ad alcun colore politico, la loro vuole essere solo una presa di coscienzacivile e civica del cittadino/ artista che venutosi a trovare in una posizione privilegiata cerca di condividere con l’ascoltatore la consapevolezza precaria del presente e spingerlo ad un impegno concreto per un futuro migliore. E da queste promesse scaturisce, anche, l’immagine di copertina (realizzata ad arte da Alessandro Tricarico, ndr), il titolo del disco e i testi delle canzoni.
Midnight ®evolution è l’ennesima conferma dello stato di grazia compositivo in cui si vengono a trovare Enzo Moretto e soci, una voracità artistica che sviscerano ormai da diverso tempo e che non ci stancheremo mai di ribadire. Come anticipato, l’impronta sonora del disco è rimasta “fedele alla linea” musicale di Midnight talks, si avvince in ogni singolo episodio dell’album, dove troviamo amalgamati con eleganza l’asprezza del rock e la melodiosità del pop con le immancabili reminiscenze psichedeliche, una ricetta perfetta che ha consacrato la band di Agropoli tra le formazioni più amate della scena indie nostrana. Un quartetto perfetto e bilanciato, con una possente macchina ritmica, synth ipnotici, chitarre frementi e il cantato piacevole di Moretto, e se poi ci metti le orchestre di archi e fiati scritte, arrangiate e dirette da Enrico Gabrielli l’opera è completa.
Midnight ®evolution si concede un trittico compositivo iniziale davvero eccezionale ed esplosivo, la straordinaria title-track spiana subito la strada a brani come Pinocchio, con richiami psichedelici tra Beatles e Pink Floyd, e Noir dance, quest’ultima già contenuta in Rita Lin songs. Ma la qualità intrinseca degli A Toys Orchestra consiste proprio nella loro duttilità musicale, l’ascolto ti trascina in atmosfere alienanti (Lotus), passando per il consueto indie-rock (Aphelion), richiami new-wave (Welcome to Babylon) e sprazzi di blues (Mutineer blues), fino a concludersi con la ballata, dolce e malinconica, Late september.
Nel complesso un’opera di spessore assoluto che di sicuro non potrà lasciare delusi gli estimatori della band. È ora che anche il panorama mainstream dia la giusta visibilità agli A Toys Orchestra perché se lo meritano.