Willie Nile bene o male lo conosciamo tutti, è un piccolo eroe di quel rock che gronda sogni e genuinità, speranze e dolori, gioie e visioni; un rock senza artifizi o affettazioni manipolate che nasce dalle esperienze di vita quotidiana raccattate per le strade percorse da un popolo e da una comunità che la vita se la suda e deve conquistarsela giorno per giorno, un rock salvifico, consolante e liberatorio, che osserva e racconta, che punta il dito e che abbraccia, che inebria passioni e che regala le ali per librarsi tra le stelle. Robert Anthony Noonan, in arte Willie Nile, nasce sotto il segno dei gemelli il 7 giugno 1948 a Buffalo; dopo aver conseguito la laurea in filosofia si trasferisce a New York dove dà inizio alla carriera di musicista. Nel 1980 pubblica il suo omonimo disco d’esordio, un lp brillante che stimolò giudizi ed attestazioni positive e che ci fece ritrovare il francobollo con la sua faccia appiccicato nell’album di figurine dei nuovi Dylan o del nuovo Springsteen. Un anno dopo è la volta del valido ´Golden Down´; poi un decennio di silenzio forzato a causa di beghe contrattuali. ´Placet I Have Never Been´ è del ’91 e ci riconsegna un Nile motivato, privo di traballamenti; canzoni rock con sangue nelle vene, subito dopo arriva il mini ´Hard Times In America´ con liriche incazzate e oppositrici. Il resto è storia attuale: un live al Central Park, ´Beautiful Wreck Of World´, l’eccellente ´Streets Of New York´ con il susseguente live in cd+dvd e il recente ´House Of Thousand Guitars´; (in più in Italia è uscito un libro con testi e un cd dove ripassa i suoi classici). ´The Innocent Ones´ è la sua ultima fatica e testimonia una seconda prolifica carriera, è un disco che gronda work of love in ogni sua nota. Willie canta con voce aspra & cruda e maneggia con indubbia maestria suoni & cuori rock’n’roll urbani, romantici e stradaioli. Si parte con ´Singin’ Bell´: rintocchi di campana ed energia rock vibrante, una song a modo suo contro la guerra e che auspica notizie di pace e libertà. ´One Guitar´ e la splendida title track ´Innocent Ones´ hanno cadenze ieratiche che le approssimano al Boss; ´Song For You´ è una ballata mid-time dai colori autunnali e tenui sfumature pop; la bella ´Rich And Broken´ ha la circolarità che riconosciamo nel Tom Petty più rilassato. ´Topless Amateur´ ha grinta organica mentre ´Can’t Stay Home´ ha aperture punk’n’roll un po’ Ramoses e l’ottima ´Sideway Beautiful´ è una ballata umorale con il rintocco folkye del Dylan del Village Willie Nile avrà già voltato la boa dei sessant’anni, ma è sempre un giovanotto innamorato del rock’n’roll.