Subsonica Realtà aumentata
2024 - Sony Music
’omonimo film di Stefano Sollima, sono finalmente tornati i Subsonica. Il finalmente non è riferito tanto alla distanza temporale dal precedente album (Mentale Strumentale è del 2020), quanto al trovare dopo tanto tempo la loro autentica essenza. Il che non significa che la formazione torinese abbia riproposto sic et simpliciter le sonorità di Microchip emozionale (2000) o Amorematico (2002), però ha ritrovato un bellissimo equilibrio tra elettronica ariosa (Mattino di luce) e l’essere sulfurei (Cani umani).
Ascoltare Realtà aumentata fa vedere come chitarra e sintetizzatori insieme possano darci una “musica aumentata”. Pugno di sabbia è diretta come un calcio in faccia, anzi, come un “colpo di pistola”: inizia quasi tribale e nel refrain si fa rabbiosamente elettrica. Il Sole silenzioso che si alzava su Genova e sulle ipocrisie delle guerre sembra affacciarsi di nuovo: “l'ansia sottile che non svanirà/nemmeno al rave questa sera/felpa, cappuccio e bufera”, soprattutto per chi è “nata e cresciuta qui” dove potrà “essere per sempre straniera”.
I Subsonica si riscoprono taglienti, con parole che squarciano il muro di benaltrismo e perbenismo di facciata. Su questo filone si innesta Scoppia la bolla, con il featuring tutto piemontese di Willie Peyote ed Ensi, con il contrasto tra le durezze del rappato dei due ospiti e il suadente “Scoppia la bolla/mentre si balla” ripetuto da Samuel quasi come un mantra.
Universo a questo punto è una luce nel buio della contemporaneità, diventa quasi una preghiera laica carica di speranza di pace.
“Mai perdersi soli” recita Vitiligine, e Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio mostrano di essersi ritrovati insieme.
Anticipati da Adagio, brano nella colonna sonora dellAscoltare Realtà aumentata fa vedere come chitarra e sintetizzatori insieme possano darci una “musica aumentata”. Pugno di sabbia è diretta come un calcio in faccia, anzi, come un “colpo di pistola”: inizia quasi tribale e nel refrain si fa rabbiosamente elettrica. Il Sole silenzioso che si alzava su Genova e sulle ipocrisie delle guerre sembra affacciarsi di nuovo: “l'ansia sottile che non svanirà/nemmeno al rave questa sera/felpa, cappuccio e bufera”, soprattutto per chi è “nata e cresciuta qui” dove potrà “essere per sempre straniera”.
I Subsonica si riscoprono taglienti, con parole che squarciano il muro di benaltrismo e perbenismo di facciata. Su questo filone si innesta Scoppia la bolla, con il featuring tutto piemontese di Willie Peyote ed Ensi, con il contrasto tra le durezze del rappato dei due ospiti e il suadente “Scoppia la bolla/mentre si balla” ripetuto da Samuel quasi come un mantra.
Universo a questo punto è una luce nel buio della contemporaneità, diventa quasi una preghiera laica carica di speranza di pace.
“Mai perdersi soli” recita Vitiligine, e Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio mostrano di essersi ritrovati insieme.