Eden<small></small>
Italiana • Rock • Electro-pop

Subsonica Eden

2011 - EMI

14/04/2011 di ENZA FERRARA

#Subsonica#Italiana#Rock

Ve lo siete mai chiesto quante volte ci siamo rinchiusi nelle nostre camere con una musica che le faceva apparire luoghi fantastici? Li abbiamo ascoltati, li abbiamo adorati, abbiamo anche detto che ormai erano scontati, li abbiamo rincorsi nei concerti, abbiamo ballato e urlato le loro canzoni. Li abbiamo attesi per molto tempo: loro sono i Subsonica con il loro sesto lavoro in studio. 

Eden è una scatola che assomiglia ad un mondo, non molto diverso da questo; è un passo sui bordi del tempo. Undici tracce costruite con estrema tecnica, ognuna differente dalle altre, nei modi, nei toni e nelle sonorità; l’unico punto di incontro è l’esperienza che plasma, in qualche modo, gli stati d’animo di ognuno.
Così ascoltare l’album è come finire dentro un vortice dove ogni cosa, pensiero, disturbo, sregolatezza, amore e consapevolezza, è amplificata. Sono i Subsonica di sempre, che ormai “sono diventati adulti” e ci hanno voluto regalare un pezzo (maturo) di vita. Tutto è pensato e sorprendentemente tutto è accaduto, così Eden è un percorso, a tratti vorticoso che, come ogni percorso, ha un’esperienza inedita da raccontare. Eden è (anche) la track di apertura del disco ed è la consapevolezza fatta musica: i tormenti, espressi con le parole, ci sono e si affrontano, nonostante l’equilibrio precario sottolineato da un sound elettronico, caro da sempre ai Subsonica.  

Come ogni esperienza, l’album è un ricordo psichedelico, da un lato, e una considerazione sulla realtà, dall’altro, nel quale tutto si mescola: il sound elettronico diventa dub misto al drum’n bass; così anche il pil – di un paese a caso – viene preso in considerazione e come “un prodotto interno lurido” provoca crisi, economiche e mentali, che sovrastano  ogni cosa. Uno dei brani più complessi dell’album, Il diluvio, è una bomba che parla di semplicità adolescenziale: le manifestazioni, le corse, le ansie, il d’n’b e tanta tanta euforia che assomiglia ad un tunnel psichedelico dove devi smarrirti per trovare l’uscita (e non è detto che ci riesci!). Basta un nulla e la leggerezza adolescenziale viene annullata dalla coscienza matura, espressa da un sound techno-punk e da un brano in cui l’ironia regna sovrana: Benzina ogoshi, per farti salire l’adrenalina a tremila. E come in una storia di H. Pinter l’amore è diretto, senza troppi dettagli: Quando, raffinata e digitale, è cantata con estrema intensità; il synth diventa intimo più che mai. Il pianeta Eden continua a raccontarsi attraverso i suoni: così se l’amore passa, lascia il posto alla paranoia, al funk e a sintetizzatori psicopatici che ricordano certi pezzi dei Talking Heads. L’angelo chiude l’album: una rivincita, forse, e soprattutto una certezza nella possibilità di osservare – liberamente - ancora questo mondo. 
 
Eden è un disco d’impatto e i Subsonica hanno preferito, per questa volta, non osare più di tanto.

Track List

  • EDEN
  • SERPENTE
  • IL DILUVIO
  • PRODOTTO INTERNO LURIDO
  • BENZINA OGOSHI
  • SUL SOLE
  • QUANDO
  • ISTRICE
  • TRA GLI DEI
  • LA FUNZIONE
  • L´ANGELO

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