Subsonica Amorematico
2002 - MESCAL / COLUMBIA / SONY
Il gruppo torinese è presentato ovunque come una perfetta combinazione di suoni commerciali e di qualità, di dance e di introspezione, che già esplica il passaggio compiuto dalla scena underground al palco di Sanremo. Certo, Max Casacci e compagni sono l’apice di un genere che sta maturando anche a livello artistico, ma non riesco tacere il fatto che il termine “qualità” non può essere accostato in ugual misura a chi la musica la suona e a chi la fa suonare: l’eterna e discutibile differenza che passa tra un musicista e un dj.
I Subsonica mescolano abilmente i due aspetti ottenendo un composto elettronico cupo su cui cantano di sentimenti e vuoti dell’anima. La loro ricetta è rivelata nell’ultimo brano del cd, “Atmosferico”, eseguito in diverse versioni per chiarire la filosofia del gruppo: “Io resto acceso / tutta la notte / come un faro / e una antenna / Capto gli umori / e segnalo / gli scogli che mi circondano”.
Ecco, i Subsonica sono dei buoni catalizzatori di suoni, di temi, musicali e sociali, ma faticano a conferire alla loro musica quella libertà e quella fertilità che probabilmente è nelle loro intenzioni, viste anche le collaborazioni presenti sul disco dei Krisma, di Rachid e del DJ Roger Rama. Pur dimenticandosi degli episodi in cui si lasciano trascinare da quel monotono ritmo dance che pompa tutto tranne che l’anima, troppe sono le canzoni che faticano ad emozionare, imbrigliate da automatismi elettronici e da ripetuti innesti. Ne è prova “Mammifero”, un tentativo di suonare pop che finisce per scadere ad un livello tanto radiofonico quanto banale.
A dispetto del titolo, i brani che si salvano sono quelli che evitano il disorientamento amoroso e si dirigono verso piccoli drammi sociali: la sessualità insoddisfatta di “Albascura”, la resistenza interiore di “Sole silenzioso” e la violenza domestica di “Gente tranquilla”.
I cinque torinesi sono fedeli testimoni dei locali house e delle notti metropolitane, tuttavia è eccessivo e ancora prematuro parlare di una qualità che travalichi la loro provenienza.
Rimane lodevole la ricerca di suoni coerenti e contemporanei alle solitudini di un tempo sempre più tecnologico, ma i Subsonica non sono né tra i primi né tra i migliori a tentare questa via.
Discografia:
SUBSONICA 1997, MESCAL
MICROCHIP EMOZIONALE 1999, MESCAL
AMOREMATICO 2001, MESCAL / COLUMBIA / SONY