Davide Boosta Dileo

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Davide Boosta Dileo Post sessioni di colonna sonora

28/01/2023 di Arianna Marsico

#Davide Boosta Dileo#Italiana#Alternative

Con Post Piano Session, Davide Boosta Dileo ci presenta un progetto ambizioso e articolato in 6 EP, che sarebbe stato un peccato raccontare separatamente.
Post Piano Session. Il senso sta tutto in quella parola, post. Post-immagine di Davide Boosta Dileo tastierista dei Subsonica. Se la dimensione della band torinese è quella di un'elettronica certo carica di spunti di riflessione, ma non priva di groove irresistibili, il progetto che Boosta propone con Post Piano Session è strutturato differentemente. Si tratta di un concept di musica elettronica, ma non solo elettronica, articolato in sei EP, usciti in due tranche distinte. Questa modalità di uscita permette di centellinare e assimilare ciò che si ascolta ed evita al contempo una eccessiva diluizione, così che il lavoro diventa a tutti gli effetti una colonna sonora per pensare.

Nelle parole dell’autore l’opera: “è una suite di elettronica e pianoforte, evocativa e romantica, con inserti di energia e ottimismo, frutto di una libertà desiderata e covata. Questo è il tempo in cui celebrare questa libertà, anche quella di un artista dai propri codici. Diventa un'esigenza, in primo luogo, e un dovere subito dopo. Perché la libertà, in qualunque ambito, è un bene in prestito se non lo metabolizziamo e difendiamo”.

La libertà anche dai “propri” stilemi Boosta la trova anche nei vari riferimenti agli anni ’90 disseminati tra un EP e l’altro. A cominciare dal primo, con il brano Walkman suddiviso in tre parti. Il walkman è quasi il simbolo dell’analogico per eccellenza, di un qualcosa che ormai potrebbe anche sembrare antico per quanto ormai il progresso si è fatto accelerato. Sembra di sentirne pigiare i tasti, stop, play, fast forward, rewind. Nel quarto EP troviamo 90's Memories, un pezzo che si sviluppa mescolando diverse fasi: un qualcosa che ricorda You can leave your hat on “disturbato”, come se il nastro della cassetta (e della nostra memoria) si inceppasse, che si alterna a un sound pulsante, ma un po’ insidioso.

Forgive e Poliamoroso, dal terzo tape, sembrano formare un disegno sonoro congiunto, con la prima che inizia semplice e piano piano si stratifica e la seconda che invece parte estremamente compatta, per poi gradualmente scomporsi in particelle elementari. Schizofrenia sembra ben fotografare l’incedere di una mente confusa, ora lucida, ora incerta. Non è un caso che Davide al riguardo abbia dichiarato: “Il terzo nastro vuole essere un omaggio alla (s)composizione armonica del novecento, un secolo di libertà in cui il vincolo dell'armonia viene rotto e il patto con l'ascoltatore si fa più profondo e denso”. Il ‘900 in fondo è il secolo breve (Eric Hobsbawm), l’età dell’ansia (Wystan Hugh Auden).

Tape 3 è effettivamente l’episodio più complesso, strutturato e destrutturato assieme. Ciò non toglie che queste Post Piano Session, pur ascoltabili separatamente, permettano di viaggiare appieno se ascoltate insieme, per coglierne insieme l’eterogeneità e l’unità.

 

POST PIANO SESSION Tape1

Ebowl

Walkman part 1

Walkman part 2

Walkman part 3

Intro

POST PIANO SESSION Tape2

1974

Is There a Garden Around?

Inner View

Haunted by My Aunt

POST PIANO SESSION Tape3

Beriomoto

Forgive

Poliamoroso

Reset O

An Ordinary day

Schizofrenia

POST PIANO SESSION Tape4

90's Memories

Octaves

A.S.E

Butterfly Compass

POST PIANO SESSION Tape5

Pre Game (part 1)

Pre Game (part 2)

Preludio In C

POST PIANO SESSION Tape6

Loneliness of a Goddess

Loneliness of a Tyrant

MMF, Pt. 1

MMF (Part 3)

Easy

 

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