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Davide Boosta Dileo Post sessioni di colonna sonora
Con Post Piano Session, Davide Boosta Dileo ci presenta un progetto ambizioso e articolato in 6 EP, che sarebbe stato un peccato raccontare separatamente.
Post Piano Session. Il senso sta tutto in quella parola, post. Post-immagine di Davide Boosta Dileo tastierista dei Subsonica. Se la dimensione della band torinese è quella di un'elettronica certo carica di spunti di riflessione, ma non priva di groove irresistibili, il progetto che Boosta propone con Post Piano Session è strutturato differentemente. Si tratta di un concept di musica elettronica, ma non solo elettronica, articolato in sei EP, usciti in due tranche distinte. Questa modalità di uscita permette di centellinare e assimilare ciò che si ascolta ed evita al contempo una eccessiva diluizione, così che il lavoro diventa a tutti gli effetti una colonna sonora per pensare.Nelle parole dell’autore l’opera: “è una suite di elettronica e pianoforte, evocativa e romantica, con inserti di energia e ottimismo, frutto di una libertà desiderata e covata. Questo è il tempo in cui celebrare questa libertà, anche quella di un artista dai propri codici. Diventa un'esigenza, in primo luogo, e un dovere subito dopo. Perché la libertà, in qualunque ambito, è un bene in prestito se non lo metabolizziamo e difendiamo”.
La libertà anche dai “propri” stilemi Boosta la trova anche nei vari riferimenti agli anni ’90 disseminati tra un EP e l’altro. A cominciare dal primo, con il brano Walkman suddiviso in tre parti. Il walkman è quasi il simbolo dell’analogico per eccellenza, di un qualcosa che ormai potrebbe anche sembrare antico per quanto ormai il progresso si è fatto accelerato. Sembra di sentirne pigiare i tasti, stop, play, fast forward, rewind. Nel quarto EP troviamo 90's Memories, un pezzo che si sviluppa mescolando diverse fasi: un qualcosa che ricorda You can leave your hat on “disturbato”, come se il nastro della cassetta (e della nostra memoria) si inceppasse, che si alterna a un sound pulsante, ma un po’ insidioso.
Forgive e Poliamoroso, dal terzo tape, sembrano formare un disegno sonoro congiunto, con la prima che inizia semplice e piano piano si stratifica e la seconda che invece parte estremamente compatta, per poi gradualmente scomporsi in particelle elementari. Schizofrenia sembra ben fotografare l’incedere di una mente confusa, ora lucida, ora incerta. Non è un caso che Davide al riguardo abbia dichiarato: “Il terzo nastro vuole essere un omaggio alla (s)composizione armonica del novecento, un secolo di libertà in cui il vincolo dell'armonia viene rotto e il patto con l'ascoltatore si fa più profondo e denso”. Il ‘900 in fondo è il secolo breve (Eric Hobsbawm), l’età dell’ansia (Wystan Hugh Auden).
Tape 3 è effettivamente l’episodio più complesso, strutturato e destrutturato assieme. Ciò non toglie che queste Post Piano Session, pur ascoltabili separatamente, permettano di viaggiare appieno se ascoltate insieme, per coglierne insieme l’eterogeneità e l’unità.
POST PIANO SESSION Tape1
Ebowl
Walkman part 1
Walkman part 2
Walkman part 3
Intro
POST PIANO SESSION Tape2
1974
Is There a Garden Around?
Inner View
Haunted by My Aunt
POST PIANO SESSION Tape3
Beriomoto
Forgive
Poliamoroso
Reset O
An Ordinary day
Schizofrenia
POST PIANO SESSION Tape4
90's Memories
Octaves
A.S.E
Butterfly Compass
POST PIANO SESSION Tape5
Pre Game (part 1)
Pre Game (part 2)
Preludio In C
POST PIANO SESSION Tape6
Loneliness of a Goddess
Loneliness of a Tyrant
MMF, Pt. 1
MMF (Part 3)
Easy
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