Terrestre<small></small>
Italiana

Subsonica Terrestre

2005 - EMI/Virgin

20/05/2005 di Luca Meneghel

#Subsonica#Italiana

Il passaggio dalla Mescal alla dimensione multinazionale di Emi/Virgin non ha mancato di contaminare il sound dei torinesi Subsonica. Quello che è uno dei maggiori gruppi rock italiani, in grado di portare in classifica trascinanti sonorità elettroniche con album di successo come l’ultimo “Amorematico”, torna sulla sulla terra (dall’ambientazione spaziale della copertina dell’ultima uscita discografica) con un album intitolato emblematicamente “Terrestre”. La svolta è presto detta: meno elettronica e più spazio agli strumenti suonati (come Dio comanda); meno computer e più chitarre per dirla in altri termini; meno suoni campionati e programmati e più rock’n’roll, addirittura un po’ di progressive (?), hanno dichiarato gli autori. Comunque sia, il risultato è un insieme di quattordici tracce scelte democraticamente dai componenti della band tra quelle registrate in studio.
“Terrestre” non passa e non passerà certo inosservato: già primo in classifica in Italia con un tour promozionale già sold out, i torinesi hanno dato vita a delle canzoni che certo non la mandano a dire, con testi visionari (“Le Serpi”) e diretti come non mai (decisa la presa di posizione dell’iniziale “Corpo a Corpo” che recita ossessivamente nel ritornello “Santi burocrati sangue d’ipocriti / la vita spesso è una discarica di sogni / che sembra un film dove tutto è deciso / sotto ad un cielo di un grigio infinito”).
La sensazione è che i Subsonica abbiano voluto dimostrare una volta e per tutte quanto valgono prendendo in mano gli strumenti musicali più classici e suonando un rock’n’roll trascinante come nelle scariche intermittenti di “Ratto”, che ricordano da vicino quelle dei Muse di Matthew Bellamy, o dando vita ad atmosfere più pacate e, se vogliamo, più accessibili al grande pubblico: è il caso di “Incantevole”, una ballata dove Samuel dà il meglio di sé nella prova vocale, e di “Abitudine”, una bella atmosfera a far da cornice ad un testo tragico e deprimente sulla fine di una storia d’amore.
Non manca comunque, per i fans di vecchia data, qualche accenno di elettronica alla vecchia maniera, come quello che sentiamo nella non felicissima “Gosoline”, cantata in inglese e simile agli Stereophonics post svolta elettrica.
“Terrestre” significa tornare sulla terra e creare un disco che possa conquistare nuove frange di pubblico; “Terrestre” significa virare verso il rock tralasciando per un momento le sonorità spaziali; “Terrestre” è tutto sommato un buon album con canzoni davvero di pregio (l’ultima, “Dormi”, è una ninna nanna commovente) intervallate però da altre che alla lunga stancano un po’ nel loro stato ibrido, tra il rock e l’elettronica. Promossi dunque, ma per ascoltare un album rock davvero valido fino in fondo dobbiamo aspettare il prossimo lavoro.

Track List

  • CORPO A CORPO|
  • RATTO|
  • VITA D’ALTRI|
  • ABITUDINE|
  • GASOLINE|
  • INCANTEVOLE|
  • L’ODORE|
  • ALBA A QUATTRO CORSIE|
  • SALTO NEL VUOTO|
  • GIORNI A PERDERE|
  • AMANTIDE|
  • TERRESTRE|
  • LE SERPI|
  • DORMI

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