Devolver<small></small>
Rock Internazionale • Rock

Ryan Adams Devolver

2022 - Pax-Am Records

30/11/2022 di Pietro Cozzi

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A dispetto di un look spesso alquanto discutibile, il Ryan Adams musicista ti dà l'idea di uno di quelli che stanno bene con tutto, dotato cioè di “un'eleganza naturale”, per usare una classica espressione di chi si occupa di moda. Dal jeans con la maglietta fino al frac, con tutte le vie di mezzo del caso. Fuor di metafora, pochi altri sanno “indossare” le canzoni come fa lui, a dispetto dei generi, delle ispirazioni e dei mutevoli stati d'animo, spogliandole fino al loro più autentico cuore emotivo e rivestendole di volta in volta dei suoni più adatti. E Adams è certamente uno dei più importanti produttori di canzoni contemporaneo, un fiume in piena che è difficile da contenere, soprattutto dopo lo stop forzato nel 2019 dovuto ai ben noti guai giudiziari. Solo nel 2022 ha diffuso in varie maniere ben quattro lavori, di cui due che riempirebbero potenzialmente un doppio album: Chris, Romeo & Juliet, FM e quest'ultimo Devolver, pensato come un regalo ai suoi fan e scaricabile dal sito della sua etichetta discografica PAX-AM, mentre già s'annuncia una clamorosa rilettura del monumento springsteeniano Nebraska. Ce ne sarebbe abbastanza per riempire una decina d'anni di carriera di un artista medio. Lui invece nemmeno ci lascia il tempo di approfondirla la sua opera, di innamorarci davvero dei suoi dischi, di andare oltre un rapidissimo flirt subito scalzato dal successivo. Prendere o lasciare.

Devolver risolve le cose in un'intensissima mezz'ora e, se non è uno degli apici della carriera del nostro, sicuramente contribuisce ad illuminare con efficacia un modus operandi e anche a mettere in discussione le gerarchie dell' “officina Adams 2022”. L'impressione, a paragone con le altre uscite dell'anno, è quella di un parto più estemporaneo e meno ragionato, ma forse più efficace. Sembra la prestazione di un fuoriclasse quando non si impegna, tipo un Messi o un Lebron James alle prese con una partita di seconda fascia, cioè quelle in cui paradossalmente emerge ancora di più la loro classe immensa. Il suono conferma un'indomabile passione un po' vintage per i primi eighties, con gli accordi possenti della chitarra in primo piano e un'eco da grandeur pop - rock sul retro. Dentro questa “scatola”, Adams sfoga il suo pazzesco senso della melodia, dando sempre l'impressione che di preparato ci sia pochissimo e che strofe, ritornelli, ponti e il tutto resto sgorghino naturali sul momento, a valanga. La modulazione della sua voce è in grado di ricreare, in un tempo limitato, un intero mondo drammatico-emotivo, proprio come i grandi del mainstream rock anni Ottanta (serve fare i nomi?). Al centro di questo dramma c'è un irrisolto struggimento romantico, che si insinua e si intride tra le superfici lucide dei suoni. Il musicista del North Carolina cerca l'amore eterno ma è in continua lotta con le sue pulsioni, e intanto trova riparo e protezione nella sua arte e in chi lo ascolta. “Sembra quel ragazzo che ti occupa il divano, un randagio bagnato in fuga dalla pioggia, l’eterno adolescente con troppe cose da dire”, come ha efficacemente sintetizzato di recente il critico e scrittore Marco Denti.

Nel frattempo, l'ormai ex ragazzo può permettersi di usare le canzoni come terapia, basandosi su una conoscenza enciclopedica della musica che lo circonda, su un ormai acquisito mestiere e soprattutto su un talento eccezionale, di quelli che arrivano direttamente da Lassù. In Devolver tutto si concentra in mezz'ora carica di emozioni, dentro pezzi che non durano più tre minuti e qualche volta nemmeno due, perché il nostro lavora per condensazione, senza bisogno di dilungarsi troppo, mettendo a nudo il cuore primordiale dei suoi pezzi. Se davvero la grande arte è sintetica, qui ne abbiamo le prove. Noi abbiamo amato – tocca storicizzare in fretta, che è già in arrivo il prossimo giro... – soprattutto Alien Usa, Marquee, Eyes On The Door, che esordisce come un pezzo degli U2, e Free Your Self, colmo di riferimenti ai Beatles. Il resto cercatelo voi, tanto è tutto fortunatamente e maledettamente gratis...

 

 

 

Track List

  • Don`t Give It Away
  • Stare At The TV
  • Alien USA
  • Banging On My Head
  • Marquee
  • Eyes On The Door
  • Too Bored To Run
  • Free Your Self
  • Get Away
  • I`m In Love With You
  • Why Do You Hate Me?

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