sick tamburo Senza Vergogna
2014 - La Tempesta Dischi/ Master Music
Ho bisogno di parlarti di quanto ti voglio bene / ho bisogno di parlarti della mia ipocondria / ho bisogno di parlarti delle canzoni che ascolto / ho bisogno di parlarti dei fantasmi che ho dentro che mi fanno dormire solo qualche manciata d’istanti. Parlare, cercare le parole, raccontarsi, sentire il bisogno di raccontare quella quotidianità di cui nessuno parla, come certe cose più sporche, della paura, del male e della vita che ad un certo punto cambia e delle manie nascoste fin troppo tempo. Lo scopo o la necessità è quella di raccontarsi Senza Vergogna.
Dopo tante esperienze ed una lunga carriera artistica ma sempre con quello stile e quel cuore punk – rock alternative che da sempre li contraddistingue, i Sick Tamburo tornano con un nuovo eccellente lavoro, Senza Vergogna, uscito per La Tempesta Dischi.
Anticipato dal singolo Il fiore per te feat. Davide Toffolo (TARM), si tratta disco “nuovo” sotto molti aspetti: questa volta è lo stesso autore e chitarrista, Gian Maria Accusani, l’unica voce del disco e in più i testi trovano, anche loro, una nuova dimensione, più intima, più riflessiva e quotidiana. Senza Vergogna è un punto di arrivo (e di conseguenza, un "nuovo" punto di partenza), una presa di coscienza forte, uno sfogo (punk!) e contemporaneamente una sincera dichiarazione; tutto è efficace e pensato, anche nei momenti più confidenziali. Le dieci canzoni che compongono l’album vivono dei ritmi quotidiani, ora lenti, ora accesi in cui tutto può succedere. Così può risultare stravagante (Quando bevo) ma anche drammatico, basti leggere solo il titolo della track di apertura, Qualche volta anch’io sorrido. Le distorsioni si riducono e il suono diventa ipnotico, arricchito da leggeri linee pop (Il fiore per te). Mentre il senso di tutte quelle manie di cui non parliamo viene raccontato attraverso le sonorità electro di Ho bisogno di parlarti.
E poi le sfumature della vita che si intersecano con quelle sei suoni e dei colori – fuori. Dentro è una guerra e fortunatamente sentiamo ancora la necessità di parlarci. Senza Vergogna è un disco chiaro, crudo e sincero, il disco cantautorale, il migliore, forse, dei Sick Tamburo che meritano una certa attenzione!
Ogni attacco arriva inaspettatamente (…) è una guerra e ognuno la deve affrontare (…) facciamo qualcosa prima che sia tardi.
Dopo tante esperienze ed una lunga carriera artistica ma sempre con quello stile e quel cuore punk – rock alternative che da sempre li contraddistingue, i Sick Tamburo tornano con un nuovo eccellente lavoro, Senza Vergogna, uscito per La Tempesta Dischi.
Anticipato dal singolo Il fiore per te feat. Davide Toffolo (TARM), si tratta disco “nuovo” sotto molti aspetti: questa volta è lo stesso autore e chitarrista, Gian Maria Accusani, l’unica voce del disco e in più i testi trovano, anche loro, una nuova dimensione, più intima, più riflessiva e quotidiana. Senza Vergogna è un punto di arrivo (e di conseguenza, un "nuovo" punto di partenza), una presa di coscienza forte, uno sfogo (punk!) e contemporaneamente una sincera dichiarazione; tutto è efficace e pensato, anche nei momenti più confidenziali. Le dieci canzoni che compongono l’album vivono dei ritmi quotidiani, ora lenti, ora accesi in cui tutto può succedere. Così può risultare stravagante (Quando bevo) ma anche drammatico, basti leggere solo il titolo della track di apertura, Qualche volta anch’io sorrido. Le distorsioni si riducono e il suono diventa ipnotico, arricchito da leggeri linee pop (Il fiore per te). Mentre il senso di tutte quelle manie di cui non parliamo viene raccontato attraverso le sonorità electro di Ho bisogno di parlarti.
E poi le sfumature della vita che si intersecano con quelle sei suoni e dei colori – fuori. Dentro è una guerra e fortunatamente sentiamo ancora la necessità di parlarci. Senza Vergogna è un disco chiaro, crudo e sincero, il disco cantautorale, il migliore, forse, dei Sick Tamburo che meritano una certa attenzione!
Ogni attacco arriva inaspettatamente (…) è una guerra e ognuno la deve affrontare (…) facciamo qualcosa prima che sia tardi.
