interviste
sick tamburo Paura, amore e di nuovo amore
Paura e l’amore, l’ultimo disco dei Sick Tamburo, è un lavoro che coniuga intensità emotiva e punk –rock. Ci siamo fatti raccontare da Gian Maria Accusani qualcosa in più sui sentimenti smossi ed entrati in gioco per questo disco
D: Con la versione corale de La fine della chemio avete esorcizzato la paura più brutta, quella di perdere una persona cara. Nelle storie raccontate ne Paura e l’Amore chi vince secondo voi tra paura e amore, e perché?R: L'amore, se solo uno accetta di tirarlo fuori da dentro se stesso, vince sempre e comunque.
D: Incidere questo disco, visti i temi affrontati, è stato più catartico o doloroso?
R: Più che incidere parlerei di scrivere. Scrivere è sempre un qualcosa di liberatorio, con le sue punte di dolore ovviamente, ma alla fine è sempre liberatorio. Una sorta di terapia.
D: Le storie come testi e suoni stanno in bilico tra fiaba e punk. Agnese non ci sta dentro però sembra una favola triste, senza lieto fine ma anzi con pugno allo stomaco finale. Come è nata?
R: Il testo, solo quello, risale a diversi anni fa. E' una storia vera, piuttosto esplicita direi, che mi aveva colpito veramente molto e causato una sorta di malessere e disagio. Ne ho scritto per cercare di sciogliere un po' la questione e in effetti ha funzionato. Credo che l'accettazione, quella vera, quella senza rancori, sia comunque un episodio d'amore verso se stessi. Agnese ha fatto proprio questo, ha accettato ciò che le è successo, in modo vero, imparando a non sentirsi "sporca" come le capitava di sentirsi. Ha imparato ad amarsi. L'amore non cancella ciò che accade ma rende possibile accettarlo e accettare rende qualsiasi cosa meno pesante.
D: La Leila di Anche Tim Burton la sceglierà per caso omaggia la fragile Carrie Fisher? Oppure a chi è ispirata?
R: Leila si ispira ad una persona di nostra conoscenza la cui normalità è talmente diversa dagli standard che la prima cosa che ho pensato dopo averla incontrata è stata proprio che sarebbe stata un personaggio perfetto per Tim Burton.
D: Qual è il brano di questo disco che ognuno di voi porterebbe su un’isola deserta?
R: Devo dire che ci siamo affezionati moltissimo a quasi tutte le canzoni di questo disco, quindi non è una scelta semplice. Forse Lisa ha 16 anni, Agnese non ci sta dentro , Puoi ancora e sicuramente Quel ragazzo speciale.
D: Per il tour in partenza avete in serbo qualche sorpresa in particolare?
R: Come ormai da qualche anno, capiterà ancora che sul palco saremo a volte in 4 e a volte in 5. In qualche concerto ci saranno gli ospiti che hanno partecipato al disco, ovvero gli Hardcore Tamburo e il duo d'archi Zilansky -violini&cello- . Inoltre credo che ad ogni concerto ci sarà una piccola aggiunta che non sveliamo ancora.
D: Grazie mille a nome della redazione di Mescalina e di tutti i lettori
R: Grazie mille a voi.