Lo spettacolo dei Mariposa, risalente a qualche anno fa, debuttò in un luogo piuttosto singolare cioè la nava centrale dell’Ipercoop Sette Ponti di Arezzo. La messa in scena, pienamente intonata con lo spirito del gruppo, si muove sopra le righe portando ascoltatore e attori stessi in un microcosmo onirico, un altro mondo possibile e forse non così improbabile.
“Quanti sedani lasciati ai cani “ ha avuto una sua evoluzione, tramite le molte repliche, partecipando al Busker Festival di Ferrara e al festival Grimlo Se Morem di Spalato, riscuotendo un buon successo, ma soprattutto riuscendo a coinvolgere, nonostante il limite della lingua.
La successiva ripresa da parte di varie radio spinse i Mariposa a registrare lo spettacolo, togliendolo dal teatro di strada e trasformarlo in una operina radiofonica di musica componibile.
La proposizione “musica componibile”, ripresa dal gruppo per tentare di descrivere, seppur stilizzando, la loro capacità di fondere insieme il jazz, il cantautorato, la musica bandistica, il rock, la classica e il cabaret rendendolo un tutto omogeneo, li fa emergere come un fenomeno atipico del panorama nazionale contemporaneo, ma legati da una continuità strutturale e sostanziale con la tradizione musicale-teatrale italiana.
Il clima di “Quanti sedani lasciati ai cani” è quello fiabesco, con un protagonista principale (la Principessa Poco), con personaggi laterali come l’Omino di Peli, con passaggi di primavere e di lune che scandiscono profezie e imprese e che aprono la strada ad un triste epilogo che però non racconto.
La storia è come sdraiata sopra un tappeto musicale di suite da camera che fluidificano molto il racconto e gli inserimenti recitativi, come in ogni fiaba che si rispetti.
Musicalmente ottimi, come al solito, sono gli arrangiamenti dei Mariposa che questa volta puntano più all’essenzialità, lasciando da parte tutti gli orpelli barocchi che caratterizzavano la pienezza di “Domino Dorelli”, puntando più all’idea di uno sfondo imprescindibile dalla storia e che al tempo stesso non la copra. I Mariposa sono un gruppo che ama sperimentare, che si muove in grado di trasmettere impressioni ed emozioni con una qualità musicale ed uno spessore artistico rari.