Lu ` s Jukebox Vol.1 Runnin ` Down A Dream A Tribute to Tom Petty<small></small>
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Lucinda Williams Lu ` s Jukebox Vol.1 Runnin ` Down A Dream A Tribute to Tom Petty

2021 - Highway 20 Records / Thirty Tigers (Distr.Goodfellas)

10/04/2021 di Marcello Matranga

#Lucinda Williams#Rock Internazionale#Rock

Era il 25 settembre 2017 quando si tenne l'ultimo di tre concerti all'Hollywood Bowl in cui Lucinda Williams con la sua band fece da opening act per Tom Petty and the Heartbreakers. Aveva appena finito il suo set quando il manager la informò che Tom voleva che si fermasse prima di salire sul palco. Lucinda cercò di convincere il manager di Tom a lasciare perdere; non voleva approfittare della cortesia di Petty. Ma il manager insistette: "Mi portò nel suo camerino e bussò alla porta", dice la Williams. "E Tom aprì la porta, C'era solo lui con il sua piccola e dolce volto. Non ha mai dimenticato da dove veniva. Era un ragazzo della Florida in tutto e per tutto. L'ho abbracciato e qualcuno ha fatto una foto". Non poteva saperlo ma quella fu l'ultima volta che vide Petty, che morì una settimana dopo. 

Da quel momento passano poco più di tre anni, quando il progetto prende corpo definitivamente. Si è, come adesso, alle prese con la pandemia ed il lockdown pareva aver spiazzato moltissimi musicisti, privandoli di quella che è ormai divenuta la vera fonte di retribuzione per la quasi totalità di loro, ovvero i concerti dal vivo. Ma anche un modo per finanziare le piccole sale da concerto che soffrono, e sembrano destinate ancora per diverso tempo, la totale cancellazione dei concerti con tutto l'indotto ad esse collegato.
Un progetto, quello intitolato Lu's Jukebox che si è articolato su sei riprese live in studio con relativo ticket da pagare, al quale si poteva accoppiare l'acquisto, nel formato preferito, dell'intero set che, in doppio vinile o CD inzia a vedere la luce a partire dal 16 Aprile con la pubblicazione del primo volume, ovvero il tributo a Tom Petty, che Lucinda e la sua band hanno voluto per rendere omaggio, a tre anni (allora) dalla scomparsa di una delle figure più importanti ed influenti della storia del Rock americano. 

E così, il 29 Ottobre dello scorso anno e andata in onda questa prima esibizione. Il risultato, splendido ad avviso di chi scrive (così ci leviamo subito l'eventuale dubbio qualora vi fosse stato), approda adesso alla portata di tutti gli appassionati o di coloro che, magari, meno avvezzi all'utilizzo di tecnologia, avevano evitato di prendere parte ad una sorta di party celebrativo che ha messo in riga una serie di canzoni, dodici per l'esattezza, pescate da un songbook, quello di Petty appunto, che per qualità e dimensioni non teme confronti. Canzoni memorabili, incastonate nella mente di tutti gli appassionati, acquisendo uno spessore maggiore proprio a causa dell'assurda morte dell'autore. 

Certo, il rischio di proporre semplicemente delle canzoni, per quanto belle,c'era. Poteva essere dietro l'angolo, ma c'è anche una certa consapevolezza che deriva dalla storia e dalla carriera che la Williams ha sviluppato nel corso della sua vita, evitando facili compromessi ed inutili orpelli, dando tutta se stessa nelle canzoni scritte ed interpretate, consolidando una reputazione che l'ha posta in quel ristretto novero di artiste con la A maiuscola. Il tributo si avvale di una parte grafica figlia di Full Moon Fever, e la Williams introduce così quest'opera: "Volevamo fare una serie di cover da molto tempo, ma non ne ho mai avuto il tempo visti i tempo sempre molto ravviginati dei miei tour. Credo che il lato positivo di tutto questo sia stato quello di essere in grado di entrare davvero nelle canzoni di alcuni dei miei artisti preferiti".

In una bella intervista dello scorso anno, apparsa nell'edizione americana di Rolling Stone, Tom Overby, manager e compagno della Williams dichiarò:  "Non volevamo dare una mano a nessuno dei grandi, celebri localii; loro sopravviveranno. Volevamo quelli che hanno sostenuto artisti come la Williams per 30 anni. Sono i nostri preferiti. Nei nostri ristoranti preferiti  possiamo ordinare da asporto e lasciare una buona mancia. Possiamo ordinare online dai nostri negozi di dischi preferiti. Con i locali da concerto è diverso. E questa diventa il nostro modo di aiutarli. E i fan si sentono davvero bene per questo; possono scegliere il locale a cui stanno contribuendo".

Il disco è un concentrato di emozioni. Basti pensare ad una canzone come Room at the Top, che era su Echo, uno dei dischi meno considerati di Tom. La scelta di aprire quel disco con un brano sul divorzio dalla prima moglie è stata una rivelazione durissima dello stato d'animo di Petty nel 1999, quando Echo fu pubblicato. Lusinca prende la canzone triste e lenta, la rallenta ulteriormente, dando la sensazione di finire di cantare il pezoz in lacrime in un  rescendo di struggente tristezza. "Parlava della solitudine che può accadere dopo che diventi famoso e sei in tour", prosegue Lucinda sempre nella stessa intervista per spiegare il suo legame con la canzone. "Hai tutte queste grandi cose che accadono, ma c'è una solitudine che va insieme a questo. Tom ha scritto molto su questo. Cazoni come You Don't Know How It Feels, o It's Good to be King. Sei in cima, ma c'è questa malinconia. Puoi prendere quella storia e applicarla a un sacco di situazioni diverse". 

Scorrono le canzoni e si nota come le cosiddette canzoni con riferimenti al Sud degli States siano presenti in numro consistente. Da Southern Accents a Rebels, proseguendo con Gainesville, Down South e Louisiana Rain. "Down South mi ha fatto capire ancora di più quanto fosse legato al luogo di provenienza", dice sempre Lucinda.  "Vuoleva che la gente fosse orgogliosa di lui. Ho avuto molto a che fare con questo stato di cose, come la storia del 'non puoi tornare a casa'. E probabilmente non tutti erano orgogliosi di lui; alcune persone erano probabilmente invidiose. Come figlia del Sud con i miei problemi familiari, l'ho capito subito".

Si diceva della chiusura affidata all'inedita Stolen Moments, dedicata a Tom ed alla sua consorte Dana:  "La mia amicizia con Dana ha continuato a crescere", dice la Williams. "È così sensibile e dolce, molto cara. L'amore che avevano l'uno per l'altra, lo puoi vedere quando sei intorno a lei. Stavamo messaggiando con lei subito dopo la trasmissione del primo Jukebox. Era felicissima; ha pianto." 

Con la Williams appaiono Stuart Mathis: Chitarra Joshua Grange: Chitarra e Tastiere,Stephen Mackey: Basso e Fred Eltringham: Batteria. La registrazione è stata effettuata al Room and Board Studios a Nashville. Più che un tributo, un vero atto d'amore da parte di un'artista che raramente ha manifestato cedimenti. Bravissima!!

Track List

  • Rebels (Southern Accents)
  • Runnin&rsquo; Down a Dream (Full Moon Fever)
  • Gainesville (An American Treasure)
  • Louisiana Rain (Damn The Torpedoes)
  • I Won&rsquo;t Back Down (Full Moon Fever)
  • A Face in the Crowd (Full Moon Fever)
  • Wildflowers (Wildflowers)
  • You Wreck Me (Wildflowers)
  • Room at the Top (Echo)
  • You Don&rsquo;t Know How It Feels (Wildflowers)
  • Down South (Highway Companion)
  • Southern Accents (Southern Accents)
  • Stolen Moments

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